Organizzato dall’associazione Aliante con il patrocinio del Comune di Castrolibero e condotto dalla presidente Anna Laura Mattesini, il convegno ha offerto un’occasione di confronto e approfondimento sul ruolo della Dieta Mediterranea come patrimonio culturale e strumento di prevenzione.
Ad aprire i lavori è stato il sindaco Orlandino Greco, che ha ricordato come la Dieta Mediterranea non sia soltanto uno stile alimentare, ma un simbolo di equilibrio, tradizione e longevità. «La salute delle persone passa anche dalle scelte quotidiane in cucina – ha dichiarato Greco –. Valorizzare i prodotti locali significa tutelare la nostra cultura, il territorio e promuovere una vita più sana».
Tra i relatori, grande interesse ha suscitato l’intervento di Gabriella Coscarella, presidente dell’associazione Xenìa e sommelier, che ha guidato il pubblico alla scoperta delle eccellenze vinicole del territorio, sottolineando come qualità e tradizione siano elementi chiave dell’identità enogastronomica calabrese.
Giorgio Durante, giornalista enogastronomico e coordinatore della Fondazione ITS Iridea, ha evidenziato l’importanza del turismo enogastronomico come volano per lo sviluppo culturale ed economico della Calabria, ancora ricca di risorse da valorizzare.
Il biologo nutrizionista Daniele Basta ha ricordato come la buona salute nasca dalla consapevolezza, dalla moderazione e dalla scelta di prodotti genuini, promuovendo la filiera corta e la qualità dei cibi locali.
Un ruolo centrale nel convegno è stato ricoperto da Anna Giulia Mannarino, Consigliera del Comune di Castrolibero, delegata alle politiche socio-sanitarie, che ha approfondito l’impegno del Comune di Castrolibero nella promozione della Dieta Mediterranea come strumento di educazione alimentare e sviluppo sostenibile. «Investire nella qualità del cibo – ha dichiarato Mannarino – significa investire nel futuro dei nostri cittadini e nella crescita del territorio. Il Comune lavora per creare opportunità di formazione, per incentivare la produzione locale e per sensibilizzare le famiglie sull’importanza di scelte alimentari consapevoli».
Mannarino ha sottolineato come iniziative come quella di ieri rappresentino un ponte tra tradizione e innovazione: «Non si tratta solo di preservare antiche ricette o prodotti tipici, ma di trasmettere una cultura alimentare che favorisca longevità, salute e sostenibilità. Il nostro territorio ha enormi potenzialità, e dobbiamo fare in modo che ogni cittadino possa trarne beneficio, sia in termini di qualità della vita sia in termini economici, valorizzando le produzioni locali e incentivando il turismo enogastronomico».
A rendere ancora più speciale l’appuntamento, la degustazione guidata dall’agronomo Mario Reda, che ha permesso ai partecipanti di apprezzare prodotti locali di eccellenza, tra cui formaggi e salumi della Fattoria Biò di Lagarò, miele Buccieri di San Pietro in Guarano, olio Occhiuto di Mongrassano, olio Vurdoj di Caccuri, pane del Panificio Cuti di Rogliano e del Panificio Meringolo di Bisignano, e vini Giraldi & Giraldi di Rende.
