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Malnutrizione, sarcopenia, cachessia e conseguenze cliniche nel paziente oncologico. Se ne discute al’Unical

Il prossimo 28 marzo, venerdì, nell’aula Caldora dell’Unical, dalle 8,30 alle 18,30, si discuterà di “malnutrizione, sarcopenia, cachessia e conseguenze cliniche nel paziente oncologico: ruolo nella terapia nutrizionale. La ricerca continua”. I responsabili scientifici sono Carlo Capalbo e Achiropita Curti. Presidente Sinuc, Maurizio Muscaritoli. L’evento è accreditato Agenas ed è organizzato dal provider Xenia di Francesca Mazza. È un corso Sinuc, con il patrocinio di Aiom, associazione italiana oncologia medica, e Università della Calabria.
“La nutrizione in oncologia è un argomento complesso. Le linee guida di settore interfacciano la nutrizione con l’oncologia sia nell’ambito della prevenzione primaria che secondaria e l’approccio metabolico-nutrizionale nella malattia viene guidato in funzione di una serie di parametri clinici da valutare”, si legge nel razionale scientifico. Quali? “Lo stato di rischio nutrizionale o di malnutrizione proteico energetica già in atto, del catabolismo proteico, della capacità di alimentazione orale e del soddisfacimento dei fabbisogni energetici, dei macronutrienti
(in particolare delle proteine) e dei micronutrienti nutrienti; lo stadio della malattia e prognosi; le terapie radio-chemio in atto e/o da eseguire o già effettuate; la comorbilità e compenso metabolico e clinico.
“La mutrizione clinica in questo quadro assume significato di terapia metabolica e gli alimenti e/o nutraceutici veicoli di molecole capaci di modulare la flogosi e di supportare con differenti modalità la terapia, in atto”, spiegano i responsabili del congresso.
“Nonché di contenere la perdita di massa magra e prevenire così la cascata di eventi metabolici”, si aggiunge.
In chiarezza scientifica si può sostenere che “non esista una nutrizione che “curi” il Cancro”, ma è validato scientificamente l’approccio metabolico nutrizionale per prevenire la malnutrizione “causata dalla neoplasia e la cascata di eventi clinici invalidanti”.
Ecco perché la medicina oncologica integrata ha inserito nei suoi protocolli la lotta alla malnutrizione e le procedure diagnostico terapeutiche per la prevenzione e cura della malnutrizione e delle sue complicanze.
“Tuttavia i dati di prevalenza della malnutrizione in oncologia come in altre patologie , sono ancora troppo alti”, dicono medici e specialisti.
“Ciò comporta spesso in questi pazienti malnutriti l’interruzione, temporanea o definitiva, dei cicli di
chemioterapia, nonché l’aumento alla tossicità chimica cellulare in coloro che riescono ad effettuare la
chemioterapia. La Malnutrizione nel paziente oncologico deve essere considerata una vera e propria “malattia nella malattia” fino alle fasi terminali, in cui si verifica la cachessia neoplastica, secondaria alle alterazioni metaboliche plurime e ad una
reazione infiammatoria sistemica”, è uno dei passaggi chiave del razionale.
La “terapia metabolico nutrizionale” ha lo scopo di coadiuvare le terapie in uso modulando parametri ormonali e citochimici”, emerge dalla presentazione. Questi ed altri casi saranno, dunque, al centro del dibattito e della discussione tra i tanti relatori e partecipanti previsti.
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