“Ogni falsità è una maschera, e per quanto la maschera sia ben fatta, si arriva sempre, con un po' di attenzione, a distinguerla dal volto” - Alexandre Dumas - “I tre moschettieri”
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San Giovanni in Fiore, il prossimo 7 dicembre la terza edizione del Premio internazionale Città di Gioacchino da Fiore, tra i premiati lo scienziato Remuzzi, l’urbanista De Luca e l’imprenditrice Tenuta. La sindaca Succurro: “Evento per divulgare l’attualità del pensiero dell’abate”

Fervono i preparativi per la terza edizione del Premio internazionale Città di Gioacchino da Fiore, che si terrà nell’Abbazia florense di San Giovanni in Fiore (Cosenza) il prossimo sabato 7 dicembre. Ideato e organizzato dalla sindaca dello stesso Comune ospitante, Rosaria Succurro, peraltro presidente della Provincia di Cosenza e dell’Anci Calabria, il Premio viene conferito a figure di altissimo profilo per il loro meritorio impegno in campo intellettuale o culturale, scientifico, accademico, imprenditoriale, sociale, artistico, sportivo. Presieduta dalla stessa Succurro e composta anche dalla storica dell’arte Anna Maria Galdieri, dal docente Unical Pietro Iaquinta, dal giornalista Luigi Lupo e dall’imprenditrice Antonella Tarsitano, la giuria sta completando l’elenco delle personalità da premiare, tra cui compaiono il professore Giuseppe Remuzzi, tra i migliori scienziati della Medicina, l’urbanista e accademico Giuseppe De Luca e l’imprenditrice calabrese Gloria Tenuta, che guida l’industria alimentare Gias Spa, quest’anno visitata dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, in occasione della Festa dei lavoratori. «Il Premio – ricorda Rosaria Succurro – ha l’obiettivo di divulgare l’attualità del pensiero di Gioacchino da Fiore, teologo della storia citato nel “Paradiso” della “Divina Commedia” e ripreso da artisti come Michelangelo Buonarroti e filosofi come Gianni Vattimo». In passato, il Premio internazionale Città di Gioacchino da Fiore è stato assegnato, tra gli altri, alla rettrice dell’università “La Sapienza”, Antonella Polimeni, a monsignor Antonio Staglianò, presidente della Pontificia Accademia di Teologia, allo scienziato dell’Informatica Yaroslav Sergeyev e al sociologo Derrick de Kerckhove, tra i massimi esperti in materia di tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

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