La Costituzione pone il valore della persona umana quale comune denominatore dei 139 articoli che compongono la legge fondamentale dello Stato. La scuola è una “comunità educante” non insensibile alla diffusione e all’attuazione di tale valore. L’iniziativa mira a fare sperimentare alle giovani generazioni concretamente, e alle comunità viciniori tutte la “fatica della democrazia”. Al Polo Scolastico “Arbereshe” di Frascineto, intitolate due aule ai professori Giorgio Errera, nato da una famiglia ebrea sefardita, si laureò in Chimica Universitaria degli Studi di Torino. Professore per molti anni all’Università di Messina fino al 1908 quando, in occasione del tremendo sisma del 28 dicembre, rimase a lungo sotto le macerie e perse la moglie e Francesco Ruffini, giurista e uomo politico. Nominato senatore del Regno d’Italia nel 1914. Socio di numerosi collegi accademici, fra i quali i Lincei e l’Istituto lombardo di scienze e lettere; presidente dell’Accademia delle Scienze di Torino dal 1918 al 1922 e Rettore dell’ateneo torinese dal 1910 al 1913. Nel 1925 firmò il Manifesto degli intellettuali antifascisti, redatto da Benedetto Croce; rifiutatosi di giurare fedeltà al regime fascista, nel 1931 fu dimesso dalla cattedra. Nel campo scientifico può considerarsi il restauratore dello studio del diritto canonico in Italia e il giurista che maggiormente collaborò, insieme con Francesco Scaduto, alla prima elaborazione del diritto ecclesiastico italiano. La cerimonia è stata preceduta da una rappresentazione degli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado di Frascineto, a cui hanno preso parte tra gli altri, il sindaco Angelo Catapano, il dirigente scolastico, Gianfranco Maletta e l’intero corpo docente.
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