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Il presepe vivente di Rossano continua ad animare il centro storico, Olivo: “Investiamo sull’identità del territorio”

Il Presepe Vivente che sta animando il rione San Giovanni Battista, nella Città Alta di Rossano, è diventato il paradigma più eloquente di quali iniziative e di quale spirito servano per rivitalizzare i centri storici, investendo sull’identità, sul valore delle relazioni umane e sul recupero della memoria collettiva, laica e religiosa.

 

È quanto dichiara Adele Olivo, tra i promotori dell’iniziativa, invitando sia nel suo ruolo istituzionale, quanto da semplice cittadina e commerciante, tutto il territorio a rendersi co-protagonista di quella che si sta dimostrando non una semplice manifestazione, ma un vero e proprio processo replicabile di riappropriazione, degli spazi pubblici e di luoghi storici altrimenti destinati all’oblio, all’abbandono e al degrado.

 

Dopo il partecipatissimo evento inaugurale nel giorno dell’Immacolata, al quale hanno partecipato centinaia di persone attratte dallo straordinario racconto dei giorni che compongono il Calendario dell’Avvento attraverso la musica delle zampogne, la rappresentazione degli antichi mestieri, i dolci tipici della tradizione; dopo la suggestiva cornice della notte di Santa Lucia, il 13 dicembre scorso, con la preparazione della tradizionale Coccia (grano bollito condito con mosto cotto, noci e scorze d’arancia), proseguono gli appuntamenti in quella che a tutti gli effetti è diventata la riproduzione, rivisitata in chiave rossanese, della Betlemme di oltre duemila anni fa.

 

Quello che sta ospitando il centro storico è un vero spazio di suggestioni per raccontare tappa dopo tappa il Calendario dell’Avvento che si protrarrà fino all’Epifania (sabato 6 gennaio 2024), organizzato sotto la direzione artistica di Vincenzo Graziano e promosso con la preziosa collaborazione dell’associazione Appart’è e degli studenti dell’Itas – indirizzo turistico.

 

È tutto pronto per lunedì 25 dicembre, giorno di Natale. A partire dalle ore 18, la slitta di Babbo Natale dispenserà dolci e si soffermerà con i bambini per fare foto ricordo. Anche in questa occasione tutte le botteghe del quartiere saranno aperte e sarà possibile calarsi nell’atmosfera degli antichi mestieri. Le anziane massaie, insieme alle più giovani, prepareranno la Pasta a Confetto, un dolce tipico antichissimo, ereditato addirittura dai coloni greci, che vede come base di partenza la farina, l’uovo, l’essenza di agrumi e il miele. E poi ancora degustazioni di vino e di pietanze tipiche. Tutta la manifestazione si sta svolgendo all’insegna della gratuità e della condivisione.

 

La serata, poi, si concluderà nella piccola chiesetta di San Giovanni Battista, cuore del rione, dove sarà svelata la Natività con la rappresentazione vivente dei diversi personaggi che animano il Presepe.

 

Martedì 26, giorno di Santo Stefano, si terrà una rassegna di canti natalizi tradizionali per le vie del villaggio presepiale, la visita alle botteghe degli artigiani e la degustazione dei crustoli. Il primo giorno del nuovo anno, lunedì 1 gennaio 2024 con ‘A Strina e Cap’ d’Ann, si terrà la visita alle botteghe e la degustazione delle frittelle. Si chiude sabato 6 con l’arrivo dei Re Magi e della Befana e con la degustazione dei dolci tipici. Tutte le tappe sono in programma nel pomeriggio a partire dalle ore 17.30 e fino alle 20.30

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