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Comunità studentesca dell’Università della Calabria: “Raccolte centinaia di firme pro Palestina”

“Cio’ che sta accadendo in queste settimane in Palestina, con il massacro di decine di migliaia di persone, il bombardamento di campi profughi, di scuole, universita’ ed ospedali ad opera di Israele, non puo’ lasciarci indifferenti. La comunita’ studentesca ed accademica dell’Universita’ della Calabria non e’ rimasta sorda al grido di dolore e alla richiesta di aiuto da parte del popolo palestinese, per questo da giorni stiamo facendo girare un appello al cessate il fuoco fra studenti, docenti, ricercatori e lavoratori dell’universita’.

In pochi giorni abbiamo raccolto centinaia di firme e abbiamo organizzato un’assemblea pubblica per martedi’ 7 novembre che, vista la partecipazione e la rabbia, si e’ trasformata in un corteo spontaneo, permettendo ad una nostra delegazione di essere ricevuta dalla governance dell’Ateneo”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa.

“Abbiamo chiesto al Magnifico Rettore Nicola Leone – continua la nota – di firmare l’appello, di prendere pubblicamente posizione a nome della nostra universita’ a favore del popolo palestinese e di rinunciare a qualsiasi accordo con Leonardo Spa, azienda che si occupa di tecnologie militari e ha numerosi accordi con Israele. Registriamo con un certo dispiacere e stupore la mancata presa di posizione finora da parte del Rettore, non ci aspettavamo che rimanesse in silenzio davanti ad un appello firmato da centinaia di persone che esprime la volonta’ della comunita’ accademica di non rimanere indifferente di fronte al genocidio del popolo palestinese.

Nonostante il Rettore non ci abbia ancora risposto – prosegue la nota – non abbiamo intenzione di fermarci, vogliamo rilanciare la nostra mobilitazione e rafforzare la coscienza critica nella nostra universita’. Per questa ragione abbiamo convocato una nuova assemblea della comunita’ accademica per venerdi’ 17 novembre, giornata internazionale degli studenti e data di mobilitazione lanciata dai Giovani palestinesi italiani (GPI), con interventi di studenti, docenti e rappresentanti della comunita’ palestinese presso l’Aula Giulio Regeni a partire dalle 17.30”.

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