«Come spendere quasi un milione e mezzo di euro in un’estate per non ottenere alcun ritorno in termini turistici. Tanto ha speso l’amministrazione comunale nei mesi scorsi per “riempire” le piazze ma senza alcuna ricaduta economica per la città di Corigliano Rossano. Una montagna di risorse pubbliche sperperate solo per bearsi sui social del turismo locale mordi e fuggi». È quanto dichiara Guglielmo Caputo, dirigente di Fratelli d’Italia.
«Facendo due calcoli il sindaco è riuscito nello strepitoso intento di dilapidare una montagna di risorse pubbliche per nulla. Nessuna presenza extra nelle strutture ricettive – chiarisce Caputo – nessun flusso turistico canalizzato e nessun evento da storicizzare. All’insensata programmazione del cartellone di eventi cittadini, cervellotico quanto ripetitivo, in cui sono state dimenticate volutamente le contrade e i centri storici che solo per questo sindaco non rappresentano una risorsa, Stasi ha destinato appena 20mila euro (ossia il 2% del totale), alla promozione degli eventi ed al marketing. Una cifra assolutamente irrisoria se paragonata alla spesa complessiva, che dimostra quanto questa amministrazione comunale, che si accontenta di qualche foto da esibire sui social e di essere “felice per una notte”, sia approssimata, approssimativa e improvvisata».
«In 1500 giorni – propone l’ex vicesindaco – il primo cittadino non è riuscito minimamente ad immaginare le potenzialità del lungomare, sul quale si dovrebbe concentrare per due semplicissimi motivi che probabilmente solo Stasi non riesce a cogliere. Una via marina unica sarebbe il primo vero trait d’union della città e simbolo fisico della fusione. Ma poi si trasformerebbe presto nella cartolina di Corigliano Rossano che così potrebbe vantare il lungomare più lungo d’Italia e d’Europa, record al momento detenuto dalla città di Bari. Un lungomare che si snoda su una costa di 38 chilometri sarebbe in sé un incredibile attrattore turistico e senza eguali al mondo».
«I problemi di Stasi, ormai ammorbato dal suo stesso populismo – termina Guglielmo Caputo – rimangono la mancanza di visione a medio e lungo termine e l’incapacità di sfruttare le enormi potenzialità della nostra città. Il nostro problema, invece, quello dei cittadini di Corigliano Rossano è avere un sindaco come lui».