Il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, ha incontrato a Palazzo dei Bruzi una delegazione dell’Associazione Dossetti e della sua sezione “Prima che tutto crolli” composta dal presidente della Dossetti, Paolo Palma, dal coordinatore della sezione “Prima che tutto crolli”, Mimmo Gimigliano e dai membri Geppino Altomare, Mario Bozzo, Francesco Capocasale e Rosa Principe. Di straordinaria valenza e di estrema attualità i temi affrontati a cominciare da quello sulla città unica alla realizzazione del nuovo ospedale Hub di Cosenza a VaglioLise, dalla rinascita di Cosenza vecchia ad un’apertura di governance per lo sviluppo anche a Sud della città capoluogo.
Il presidente Palma ha innanzitutto ringraziato il Primo Cittadino Franz Caruso per aver risposto positivamente alla richiesta di colloquio “ispirata – ha detto Palma – alla volontà di Dossetti-PCTC di essere utile alla città e all’area urbana cosentina nel suo complesso, oggi minacciate dall’iniziativa legislativa regionale di fusione Cosenza- Rende-Castrolibero cui Dossetti-PCTC si oppone sia per il metodo sia nel merito”.
La delegazione Dossetti-PCTC ha espresso, quindi, apprezzamento al Sindaco Franz Caruso per avere impugnato il decreto dirigenziale regionale che rimette in discussione la scelta di allocare a Vaglio Lise, porta dell’area urbana di Cosenza, il nuovo ospedale hub, ritenendolo incauto e rispetto al quale è stato espresso il timore che sia in atto una manovra tendente a bloccare la realizzazione del nuovo ospedale hub cosentino per favorire la ospedalità privata.
In merito il sindaco Franz Caruso ha affermato: “Mi sono opposto alla determina dirigenziale che mette in discussione la realizzazione del nuovo ospedale Hub di Cosenza a Vagliolise innanzitutto per tutelare e salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini, che devono vedere realizzata la nuova struttura sanitaria, moderna e capace di garantire i Livelli Essenziali di Assistenza, in tempi brevi e senza correre il rischio di perdere addirittura i finanziamenti se si dovesse ricominciare con un nuovo studio di fattibilità. Devo dire, però, che è stata una scelta volta anche a favorire uno sviluppo urbano equilibrato che, per come avviene in tutte le grandi città, integra la facoltà di medicina nel polo sanitario e non il contrario tant’è che le attuali attività universitarie si svolgono già presso l’Annunziata. Detto ciò, comprendo bene che quanto prodotto dalla Regione Calabria pone il sospetto legittimo che dietro questa vicenda possano celarsi interessi che non hanno nulla a che fare con una sanità al servizio del cittadino. In ciò, però, debbo dire che io non sono contro la sanità privata che deve essere però complementare a quella pubblica”. Piena identità di vedute si è registrata anche sulla definizione di area urbana quale “area vasta metropolitana” che non può escludere i Casali, le Serre e il Savuto.
“L’ipotesi di area vasta Metropolitana – ha sostenuto in merito il sindaco Franz Caruso – è sicuramente rivoluzionaria e con effetti oltremodo positivi una volta realizzata. La Grande Cosenza è e rimane un elemento centrale del mio programma, ma serve una proposta che parta dal basso, da avanzare al termine di un confronto con i settori della società e pure a margine di uno studio di fattibilità che può essere commissionato all’Università della Calabria Oggi, però, il punto è un altro ed è rappresentato da una battaglia identitaria a difesa della democrazia e della libertà che Palazzo Campanella tenta di mortificare con la modifica del comma 3 dell’art. 5 della L.R. 55/2006 che impone, di fatto, la città unica. Un atto portato avanti per partito preso e senza i dovuti approfondimenti contro cui mi batterò per l’affermazione dei diritti costituzionalmente garantiti, pretendendo rispetto per la mia città e per i cosentini.”