di Roberta Mazzuca – “Stiamo avendo un momento duro di mobilità generale, dove anche i problemi di salute ci sono. Scoppia una guerra, e la tragedia non sta solo nei morti. Pensate alle migliaia di persone che il conflitto ha ferito e sono diventate disabili, chi se ne prenderà cura in un contesto di guerra? Ecco, noi vogliamo dare una risposta come associazione a queste problematiche e a tante altre. Ci siamo presi cura dei malati dell’Africa, e ci vogliamo prendere cura anche di coloro che hanno problemi di assistenza sanitaria sul territorio”. Così esordisce don Battista Cimino, presidente dell’associazione “Stella Cometa O.d.V”, in occasione dell’inaugurazione del nuovo ambulatorio solidale. Una prosecuzione, in realtà, di ciò che già era in essere da ben dieci anni e che, a causa del Covid, ha dovuto chiudere prematuramente i battenti. Un laboratorio medico nato in un momento in cui le associazioni si ponevano il problema di come aiutare gli ambulanti della nota e caratteristica Fiera di San Giuseppe che nel mese di marzo anima le strade di Cosenza. In quel contesto di tanti anni fa nacque l’idea dell’ambulatorio che oggi rinasce, intitolato alla memoria di Costantina Veltri, “per l’impegno profuso nell’associazione”. “La memoria del bene non si perde mai. Il male finisce, il bene passa i confini della storia” – afferma don Cimino scoprendo la targa commemorativa dopo il taglio del nastro che sancisce la rinascita di un luogo dedito alla cura e all’attenzione verso i più bisognosi.
Un ambulatorio, dunque, che nella sua stessa nascita ed esistenza, contiene le caratteristiche più rilevanti del territorio bruzio, non a caso eletto capitale italiana del volontariato 2023. Un territorio che di umanità e buona volontà di associazioni, volontari, e abitanti stessi, è ricco e, anzi, sulla cui umanità e buona volontà in massima parte si regge. Un territorio fatto di carenza di servizi, di ospedali allo sbaraglio, di comuni in dissesto e assenza di personale. Un territorio in cui, a dispetto delle grandi classifiche in cui scala le vette del “green” e trionfa sui podi di un “virtuale virtuosismo”, il verde, l’ecosostenibilità, la cultura, la cura, il controllo, nella realtà scarseggiano, e abbondano, invece, rifiuti, povertà, inefficienze, tragedie abitative e ambientali. Un luogo, però, in cui la cittadinanza risponde in maniera vivida e concreta, attraverso l’azione delle sue associazioni, l’umanità delle sue azioni, la grande responsabilità di chi dedica la propria vita a prendersi cura dell’altro. Cosenza, povera in servizi e istituzioni responsabili, è estremamente ricca di cuore e generosità.
Difatti, è stata proprio la solidarietà e, nel caso qui specifico, la medicina solidale, il tema dibattuto nel corso dell’inaugurazione, a cui hanno partecipato anche Marcella Sicilia, segretario e membro del consiglio direttivo di “Stella Cometa”, il dottor Pasquale Iadanza, medico di base e volontario, e l’assessore per le attività economiche e produttive del Comune di Cosenza, Massimiliano Battaglia. “Medicina solidale è un argomento che riguarda tutti, perché riguarda il diritto alla salute” – afferma in apertura la segretaria Sicilia. “Il diritto alla salute dovrebbe essere sempre garantito, anche quando la politica non permette il rispetto di ciò che si aspetta una società civile. Nessuno dovrebbe dover scegliere tra mangiare o curarsi, e dinanzi a questa disumanizzazione della società si erge una coscienza sociale che trova la propria forza nel volontariato. Una forma di resistenza di fronte a un sistema che calpesta i diritti umani, che si dimentica dei più deboli, degli invisibili”. Un progetto, dunque, di valenza umana e sociale, con l’intenzione di fare la differenza, “dando uno spunto di riflessione nel fare qualcosa di concreto”. Una spinta al cambiamento che passa tramite l’azione.
L’associazione “Stella Cometa” nasce nella Vigilia di Natale del 2004 come “dono, segno, piccola risposta ai problemi che affliggono l’umanità”, spiega il suo Presidente. Missione, solidarietà e convivialità le tre parole d’ordine di un’associazione che ha come cardine del proprio operato l’obiettivo di dare dignità ad ogni essere umano, supportando i bisogni di coloro che sono in difficoltà, fornendo accoglienza e assistenza sanitaria, e stimolando lo sviluppo con l’educazione e la formazione. Attiva particolarmente in Africa, con progetti di istruzione, adozione a distanza, promozione della donna, mama smile, salute, e fisioterapia, è particolarmente presente anche sul territorio con diverse iniziative.
Prima fra tutte, proprio lo stesso ambulatorio medico e la farmacia solidale, in cui medici volontari effettuano visite gratuite e farmacologiche per migranti e bisognosi del territorio. I volontari della “farmacia solidale” preparano, inoltre, pacchi di medicinali da inviare alle missioni all’estero. Oltre all’ambulatorio, il centro di distribuzione abiti usati, tramite il quale l’associazione raccoglie capi in buono stato che, dopo essere stati selezionati, vengono distribuiti ai bisognosi. Ancora, la distribuzione di derrate alimentari, messe a disposizione dal banco alimentare e condivise con i migranti del territorio; il bazar africano, dove è possibile acquistare oggettistica africana giunta dal Kenya e realizzare bomboniere solidali per ogni occasione; la raccolta tappi “Più tappi… più pasti”, una gara solidale di sensibilizzazione volta al rispetto ambientale e attraverso la quale l’associazione raccoglie proventi per sostenere il progetto salute, volto a garantire ai bambini disabili un pasto durante il giorno in cui si recano a fare fisioterapia. Ancora, convegni e feste, in cui si promuovono convivialità delle differenze, cammini di educazione alla pace e percorsi di mondialità nelle scuole di ogni ordine e grado. E, infine, gli eventi di raccolta fondi, e la Casa Betania, un piccolo dormitorio che accoglie per brevi periodi chi si trova in stato di emergenza abitativa.
A portare i saluti dell’amministrazione comunale l’assessore Massimiliano Battaglia: “Un piacere e un onore essere qui stasera ad inaugurare i nuovi locali e riprendere l’attività fermata a causa del Covid. La mia esperienza missionaria nasce all’incirca venti anni fa, in Africa. Un’esperienza straordinaria che mi ha segnato per il resto della vita, e da lì è nata la propensione a fare medicina, e abbiamo creato questo ambulatorio con la collaborazione di tanti, personale medico e non”.
“La medicina solidale più che raccontarla, mi piace praticarla”, afferma poi il dottor Pasquale Iadanza. “Perché solidale? La medicina è di per sé solidale. Perché siamo oggetto e soggetto di amore, ed essendo destinatari di un dono, dobbiamo donare noi stessi per la piena realizzazione della nostra vita. Poi, perché bisogna darsi tempo: siamo affogati dagli impegni, e quel poco tempo che rimane lo dedichiamo agli hobby. Ma non dobbiamo dimenticare che il tempo che ci è concesso non va riempito di cose inutili, ma di amore, di servizio, di dono. Riappropriamoci del tempo e ritroviamolo per gli altri. Infine, per imparare a sporcarci le mani senza ritrosie e senza paure. Nel contatto con la povertà ci si sporcano le mani, ci si impregna di odori sgradevoli, ma si abbandona la discriminazione e si ritrova l’umanità”.
“La solidarietà è un alzare la testa contro le ingiustizie” – conclude Marcella Sicilia, che lascia la parola anche alle testimonianze di alcuni presenti, come quella della signora Maria: “Faccio volontariato, e l’esperienza che mi ha toccato tantissimo è stata quella di dare aiuto ai Rom nella zona dove prima abitavano. Dormivano non su letti, si coprivano con cartoni, il tetto era fatto di plastica, e comunque lì c’era accoglienza e amore, nella loro semplicità e povertà. Per me è una gioia dare aiuto agli invisibili, che sono invece visibilissimi per chi ha il cuore di vederli”. O quella di Roberto Filice, rappresentante del gruppo dei volontari dell’Ordine di Malta a Cosenza, che ricorda la molteplicità delle associazioni presenti sul territorio bruzio, rivolgendo l’appello a far sì che ci sia un maggiore lavoro di coordinamento, una vera e propria rete solidale.
L’ambulatorio, ubicato nella sede dell’associazione “Stella Cometa”, nel quartiere popolare di Via Popilia, sarà aperto ogni martedì e giovedì dalle ore 16:00 alle ore 18:00. Per la Fiera di San Giuseppe, resterà aperto giovedì 16, venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 dalle ore 16:00 alle ore 20:00.