Con l’intento di potenziare la fruizione del patrimonio culturale è stato firmato nei giorni scorsi un Protocollo d’intesa tra il Comune di Corigliano-Rossano, il Museo Castello Ducale, il Museo Diocesano e del Codex e il Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli, quali Musei di Corigliano-Rossano, in attesa che diventi realtà, che si formalizzi l’iter per la creazione della più vasta rete museale della Sibaritide.
Il Museo Castello Ducale – che fa parte dei beni di proprietà comunale – il Museo Diocesano e del Codex e il Museo Amarelli, dal 2017, avevano di fatto già dato vita ad una proficua collaborazione, il Comune di Corigliano-Rossano, nella sua attività istituzionale, in coerenza con le funzioni che la legislazione assegna agli enti comunali, considera la valorizzazione del grande patrimonio culturale della città come un obiettivo prioritario della propria azione amministrativa, anche al fine di favorire la collaborazione e cooperazione fra i vari attori del territorio. L’essere in rete rende possibile l’accrescimento qualitativo dell’offerta. Inoltre, la collaborazione fra soggetti pubblici e privati consente di effettuare investimenti ripartendo i costi tra i membri, come, ad esempio, per iniziative di comunicazione e promozione, usare in comune personale e dotazioni e centralizzare alcune attività. L’accordo fra più parti permette di intercettare più facilmente fonti di finanziamento, di aumentare la visibilità e attrattività, di allargare e migliorare la distribuzione della domanda culturale e turistica, nonché di realizzare iniziative più coese e coordinate.
Il primo banco di prova della nuova rete messa in piedi sarà alla Bit (Borsa Internazionale del Turismo) di Milano, dove il Comune sarà presente – grazie all’adesione alla manifestazione di interesse della regione Calabria del Castello Ducale – con uno spazio all’interno di quelli creati dai tre musei, una imperdibile vetrina per Corigliano-Rossano che potrà mettersi in evidenza grazie ad un lavoro di costruzione di un packaging promozionale che sarà distribuito in fiera. Poiché sempre di più ragioniamo come Territorio e non solo città, nei nostri stand, sarà promosso, con materiale illustrativo anche il Museo archeologico nazionale della Sibaritide e il Parco archeologico di Sibari. Più in generale la rete favorirà la presenza come promozione di valenza nazionale ed internazionale, come alla BMT di Napoli (Borsa Mediterranea del Turismo).
«Pianificare eventi promozionali, favorire la conoscenza del territorio dentro e fuori dalla Calabria – ha affermato l’assessore al Turismo, Costantino Argentino – l’accordo sottoscritto ci consentirà di sviluppare iniziative e progetti comuni, nella consapevolezza che un’ottica territoriale allargata, da qui la nostra adesione alla futura rete museale della Sibaritide, è quella che offre le migliori possibilità di individuare e comprendere fenomeni storici e turistici di portata significativa»
«Il protocollo di intesa che abbiamo firmato nasce dalla consapevolezza, che solo attraverso la creazione di una rete si possano superare i limiti – afferma l’assessore alla Cultura, Alessia Alboresi – per una significativa valorizzazione del ricchissimo ed inestimabile patrimonio nel quale viviamo immersi. L’idea è quella di una rete museale, che, a partire dalle singole istituzioni, dia una lettura continua della storia, dell’arte, della cultura materiale, dell’architettura e del paesaggio e che ne consenta la conoscenza, conservazione e valorizzazione».
«Perché un protocollo d’intesa? Perché è tassello fondamentale per potenziare la fruizione del patrimonio culturale nel suo complesso, dai musei più piccoli ai grandi attrattori – afferma il sindaco Flavio Stasi – garantendo un accesso di qualità per il pubblico e un miglioramento della protezione dei beni culturali, favorire la promozione dello sviluppo della cultura e la generazione di economie di scala, inclusa la prestazione condivisa di servizi e competenze professionali»