Restituire centralità ai comuni, questo è il monito che ‘Italia del Meridione’ rivolge ad un governo centrale sempre più sordo e distante dalle voci dei territori. I Sindaci amministrano a mani nude e con difficoltà concrete in totale solitudine. L’articolo 114 della Costituzione nell’elencazione dei vari livelli di governo che compongono la Repubblica, indica per primi i comuni; in virtù del principio di sussidiarietà che ha ispirato tutta la Riforma costituzionale del 2001, sono proprio questi l’ente più prossimo al cittadino.
Nei fatti, però, pochi sono gli strumenti messi a disposizione delle amministrazioni locali per garantire risposte concrete e adeguate alle esigenze dei territori e delle proprie comunità. Sindaci e amministratori locali sono diventati il capro espiatorio dei problemi di uno Stato che sordo alle ormai perduranti e continue richieste li pone quotidianamente in trincea, costretti ad aumentare le imposte, a tagliare servizi al fine di mantenere i bilanci in equilibrio, che, come ha affermato lo stesso Papa Francesco in un incontro con l’Anci, “tra consolazioni e difficoltà hanno l’obbligo di stare vicino alla gente, a servizio del bene comune, ma al contempo sentono la solitudine della responsabilità”.
Quanto faticano i comuni ad esercitare le funzioni affidate? Quante difficoltà incontrano i sindaci nell’amministrare? Perché nonostante un ruolo di primo ordine il sindaco rappresenta la figura più debole del sistema Paese e soprattutto la meno ascoltata?
Questi e molti altri quesiti e argomenti affini alla discussione saranno oggetto dell’incontro promosso da IdM, dal titolo “L’Italia riparta dai comuni” che si terrà a Scalea, domenica 4 dicembre, alle ore 17:00, presso la Biblioteca Comunale ‘Gregorio Caloprese’, Piazza Maggiore De Palma.
Molti i sindaci e gli amministratori dei comuni della provincia di Cosenza che hanno aderito all’iniziativa che vuole essere un’occasione utile a costruire insieme proposte che siano in grado di rispondere con soluzioni certe alle fin troppe criticità che gli stessi e, quindi, i cittadini affrontano quotidianamente. Serve una risposta decisa, dura, adeguata ad una situazione sempre più grave e persistente. Un’azione corale, dunque, che metta il Governo di fronte a precise responsabilità verso chi rappresenta e più volte è stato definito ‘l’ultimo baluardo di democrazia’ e di espressione vera dei cittadini.
Italia del Meridione ha sempre sostenuto che occorre ricominciare dalle istanze dal basso e dalla militanza autentica, quella forgiata dal rapporto diretto con i cittadini e dalla consapevolezza che la politica debba ripartire dai sindaci.
Ad introdurre i lavori, dopo i saluti del sindaco di Scalea, Giacomo Perrotta, del commissario cittadino della cittadina tirrenica, Graziella Longobucco e di Pino Pascale, vice segretario regionale IdM, Annalisa Alfano, segretario provinciale IdM e vice sindaco di Scalea. Seguiranno gli interventi dei sindaci di: Castrolibero, Giovanni Greco, Domanico, Gianfranco Segreti Bruno, Marano Marchesato, Edoardo Vivacqua, Paterno, Lucia Papaianni, Buonvicino, Angela Barbiero, Sant’Agata d’Esaro, Mario Nocito, Verbicaro, Francesco silvestri e di diversi amministratori locali. A chiudere l’incontro, moderato dalla giornalista e responsabile alla comunicazione di IdM Fabrizia Arcuri, Orlandino Greco, fondatore IdM e vicesindaco di Castrolibero.