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Cosenza: Powergrab Srl, spinoff dell’Unical, vince la XIV Start Cup Calabria

Si è svolta a Cosenza la XIV Start Cup Calabria, la business plan competition organizzata dalle università calabresi, che è stata vinta dalla Powergrab Srl, uno spinoff dell’Ateneo di Arcavacata di Rende. Powergrab è stata fondata da tre docenti dell’Unical per portare sul mercato un nuovo tipo di turbina eolica con un certo numero di punti di forza rispetto ai modelli esistenti. Il team leader è il professor Giancarlo Alfonsi. Di origini venete, dopo essersi laureato in ingegneria, si è trasferito negli Stati Uniti dove ha conseguito il dottorato di ricerca in fluidodinamica computazionale. Tornato in Italia, ha lavorato per alcuni anni al Politecnico di Milano, ha collaborato come divulgatore scientifico con il Corriere della Sera e Il Sole 24 Ore, e si è diplomato al corso biennale serale in economia e gestione d’azienda alla scuola di direzione aziendale dell’università Bocconi. Successivamente è diventato professore ordinario all’Unical. I suoi temi di ricerca sono la fluidodinamica computazionale con tecniche di calcolo ad alte prestazioni, la simulazione e la modellazione della turbolenza nei fluidi, e la fluidodinamica sperimentale. Ha pubblicato più di cento lavori fra articoli su rivista, atti di convegni, technical reports e libri, e parla inglese, francese e tedesco. Nel tempo libero pilota aerei da turismo, ascolta musica rock degli anni Settanta, e studia la pittura fiamminga del Cinquecento. Nel corso di una lunga conversazione, ha avuto modo di chiarire alcuni aspetti di un fenomeno che sempre più sta riguardando anche il nostro paese, ovvero lo sviluppo delle imprese ad alta tecnologia. Le nuove imprese ad alta tecnologia vengono di solito fondate da scienziati, con lo scopo di valorizzare i risultati delle loro ricerche. Spesso gli scienziati danno eccessiva importanza alla bontà di tali risultati, tralasciando altri elementi che sono invece essenziali nella vita di un’impresa, come la capacità gestionale o la necessità di trovare partner finanziari, e quindi di ben gestire il processo di diluizione delle quote di proprietà. Ci sono casi in cui ottimi scienziati – troppo ingenui di fronte a grandi fondi d’investimento e/o di venture capital – perdono rapidamente il controllo dell’azienda per consegnarla nelle mani di manager professionisti, spesso privi della cultura tecnico-scientifica necessaria per rintuzzare l’assalto dei concorrenti sul piano del livello della tecnologia del prodotto. Un altro aspetto cui fare attenzione è il comportamento dei “visionari”. Visionario è una persona che riesce ad immaginare lo sviluppo di una data tecnologia negli anni a venire. Ma sul piano pratico deve tener presente che lo scenario futuro da lui rappresentato, può risultare troppo lontano dai livelli medi di conoscenza tecnica presenti negli ambienti imprenditoriali e finanziari, e quindi un suo eventuale business plan rischia di essere scartato non tanto perché non valido, quanto più banalmente perché non viene capito da chi lo legge.

 

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