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Rende (CS) riconfermata “Città che legge”, per il secondo biennio consecutivo

Rende si riconferma “Città che legge” anche per il biennio 2022-2023.
La riconferma è arrivata in questi giorni da parte del Centro per il libro e la lettura, istituto autonomo del Ministero della Cultura che dipende dalla Direzione Generale Biblioteche e diritto d’autore.
La città dell’oltre Campagnano che aveva già ottenuto dal Cepell la qualifica di anche nel biennio 2020-2021, è stata riconfermata Città che legge grazie alla presenza di una rete consolidata di biblioteche di pubblica lettura, generaliste, di conservazione e per bambini e ragazzi, di numerose biblioteche di altri enti, di biblioteche private e delle Biblioteche del Sistema Bibliotecario di Ateneo dell’Università della Calabria, di una fitta rete di Associazioni e altre Istituzioni che promuovono sul territorio attività e progetti specifici, di una presenza di librerie di catena e indipendenti.
“L’espressione concreta dell’attenzione del Comune di Rende nei confronti di questi temi si può riconoscere nel Polo Bibliotecario Rendese, di cui fanno parte la Biblioteca Comunale di Piazza Matteotti, la Biblioteca Civica di Quattromiglia, la Biblioteca dei Ragazzi di Villaggio Europa e la Biblioteca del Centro Storico, che sono luoghi gratuiti, aperti a tutti, con orari flessibili e dotati di confort e tecnologie”, ha commentato l’assessora alla cultura Marta Petrusewicz.
Tra i requisiti, novità rispetto ai bienni precedenti, anche l’aver già stipulato un Patto per la lettura che coinvolgesse nella promozione della lettura le realtà del territorio: “il Patto per la lettura che si rivolge ai protagonisti della filiera culturale, rappresenta dunque l’esito di un percorso e costituisce una base di lavoro per definire politiche e progetti di promozione del libro e della lettura, per operare cambiamenti e determinare processi di sviluppo”, ha poi spiegato l’assessora.
“Quella di promuovere occasioni di formazione per gli operatori della filiera del libro e della lettura (bibliotecari, librai, insegnanti ecc.) e occasioni di promozione della lettura (anche nei suoi aspetti innovativi: lettura digitale, aumentata, ecc.) per tutte le fasce d’età significa avvicinare alla lettura anche i non-lettori e allargare la base dei lettori forti, sostenere la lettura come valore e a promuoverne la pratica diffusa”, ha proseguito l’assessora alla cultura.
“Con questa ulteriore riconferma -ha concluso Petrusewicz- si è riconosciuta la crescita socio-culturale della nostra comunità attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva”.
Ai Comuni che hanno ottenuto la qualifica 2022-2023 è riservata la partecipazione all’omonimo bando di finanziamento “Città che legge” per progetti meritevoli che abbiamo come obiettivo la promozione del libro e della lettura.

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