La scienza all’Unical è tornata a conquistare il grande pubblico con la Notte delle ricercatrici e dei ricercatori che venerdì 30 settembre ha registrato migliaia di visitatori. Dodicimila i prenotati e quindi quelli censiti ma le presenze effettive sono state assai più numerose.
Veicoli marini, lotta tra sumo robot, analisi di mummie egiziane, il dentifricio dell’elefante, rocce di antichi oceani e, ancora, l’arte del cibo nell’antica Grecia, la pianta cattura plastica, le auto da corsa, l’uso dei minerali nella Preistoria, la letteratura contro la guerra e tantissime altre attività, circa cento per la precisione, hanno affascinato grandi e piccoli che sono giunti all’Unical nelle prime ore della mattina per partecipare al tour scientifico ispirato alle cinque missioni europee (salute, oceani e mari, clima, città green, suolo e cibi sani).
Guidati anche dalla web app della supereroina della Notte, SuperScienceMe, bambini, ragazzi e intere famiglie hanno potuto toccare con mano, nel vero senso della parola, la ricerca che gli oltre 800 scienziati Unical producono per il progresso della società. Partecipando attivamente agli esperimenti, per poi godere anche delle meraviglie custodite dai musei dell’ateneo – di Paleontologia, di Storia Naturale e Orto Botanico, di Zoologia e del Museo per l’Ambiente – i visitatori, che hanno invaso il Ponte Bucci dell’ateneo da mattina fino a sera, si sono immersi anche nell’eccitante mondo dell’innovazione tecnologica. Invenzioni e nuove tecnologie come scafandri subacquei per tablet, tutori all’avanguardia per le fratture ossee, illuminazioni stradali intelligenti, terapie antitumorali smart, film protettivo per allungare la vita della frutta, hanno richiamato l’attenzione del pubblico sullo spazio della Notte dedicato all’innovazione generata dalle startup e dalle spin-off Unical.
Quasi centosessanta le scuole che hanno prenotato il tour scientifico, di cui oltre il 3 per cento risulta costituito da primarie, il 6 per cento da scuole medie e più del 90 per cento da superiori, a conferma che la Notte rappresenta anche un’occasione conoscitiva e di orientamento per i ragazzi che devono scegliere il corso di laurea.
La celebrazione della bellezza e dell’utilità della scienza il leitmotiv di tutte le iniziative della Notte.
Le nuove frontiere della conoscenza sono state oggetto anche dei corner dedicati ai programmi europei, nazionali e regionali che finanziano la ricerca. Tanti i progetti presentati, riguardanti le varie aree scientifiche, negli stand dell’Area Ricerca, Innovazione e Impatto Sociale dell’Unical che ha organizzato la Notte.
Ad animare il Ponte, dove negli stand dei 14 dipartimenti, delle strutture e dei centri Unical si sono svolte le attività, ci hanno pensato gli artisti di strada con musica, acrobazie, bolle di sapone, giochi di magia e palloncini colorati.
La Notte è stata, inoltre, preceduta da “Sperimenta in corsia”, l’attività che porta gli esperimenti in ospedale per i bambini ricoverati che non possono raggiungere l’ateneo. Quest’anno si è svolta nel reparto di pediatria dell’ospedale spoke di Castrovillari.
E dopo l’intensa giornata del 30 settembre la Notte continua.
Infatti, con l’iniziativa Researchers at Schools i ricercatori, per un anno intero, andranno ad incontrare gli studenti nelle scuole urbane, suburbane e rurali per illustrare le cinque Eu Missions con l’obiettivo di avvicinarli alle discipline STEAM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica) e stimolare il loro interesse per la carriera del ricercatore.
La prossima edizione della Notte delle ricercatrici e dei ricercatori è già programmata in quanto la Commissione europea ne ha finanziato il biennio 2022 – 2023. E quindi appuntamento al 29 settembre 2023.