“L’illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari” - Antonio Gramsci
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A Corigliano Rossano la presentazione del libro “Il metro del dolore”

Un confessionale, contenitore di storie ed esperienze al limite ed un prete dai modi e costumi insoliti, combattuto tra fede, dubbio e perdizione. Si intrecciano nelle pagine del libro IL METRO DEL DOLORE (Mondadori Electa) del giornalista di Marco Onnembo che sarà presentato oggi, martedì 19, alle ore 18,30, nell’Auditorium Alessandro Amarelli, sempre più location preferita e punto di riferimento nel territorio per il mondo dell’associazionismo culturale, nei giorni scorsi protagonista dell’esposizione artistica Oicofobia Santiago Ydáñez nella Calabria Straordinaria (visitabile tutti i venerdì fino al 12 agosto).

Inserita nella rassegna Estate al Museo 2022, format promosso dalla plurisecolare esperienza imprenditoriale e familiare Amarelli, coordinati da Lenin Montesanto, all’incontro con l’Autore interverranno la presidente del Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli Pina Amarelli, la scrittrice Loredana Gaudio e Donatella Novellis, già assessore alla cultura della Città di Corigliano – Rossano.

Sinossi. Don Carmine Pastore è un prete strano, moderno, politicamente scorretto. Fuma il sigaro, beve whiskey, in confessionale perdona e comprende quasi ogni cosa. Non condanna l’omosessualità, frequenta i pub e ai cattolici preferisce i protestanti. Don Carmine Pastore non è più un prete, e lo dice subito. Ha perso la sua fede chissà dove. Eppure, è il sacerdote e l’uomo che tutti vorremmo incontrare almeno una volta nella vita: i più giovani per porsi domande, i più grandi per trovare risposte. Il dubbio, segno di un’inquietudine che abbraccia l’uomo di ogni tempo, accompagna la sua esistenza. Immigrato da bambino negli Stati Uniti con la famiglia, ci racconta la sua vita e perché, dopo un finale agghiacciante, ha deciso di lasciare il sacerdozio. Ma quando tutto sembra perduto, la speranza ritorna, donando luce e facendosi largo tra la dannazione e il bisogno di redenzione comune a tutti gli uomini alla ricerca di Dio o di loro stessi.

Marco Onnembo, nato a Eboli nel 1976, è un dirigente d’azienda e giornalista. Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione e il Master in Giornalismo alla Luiss nel 2001, si è specializzato in Marketing presso la Wharton School di Filadelfia e la Graduated School of Business di Chicago. Ha collaborato con numerose testate giornalistiche, quali Affari e Finanza – Repubblica, Panorama. Negli anni, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità in importanti gruppi quali Finmeccanica, Guru, Ferrari, Telecom Italia. Ora è autore della rubrica “La Prima Volta” nel programma Terza Pagina in onda su Rai 5 e Rai 3, collabora con Il Sole 24 Ore, con Economy e cura la rubrica “Movies& Dreams” per il programma Settima Arte in onda su RTL 102.5 News. Ha esordito nella narrativa con il romanzo La prigione di carta (Sperling & Kupfer, 2020).

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