Si è conclusa con grande partecipazione la XIII edizione del Joint Meeting in Pediatria e Medicina dell’Adolescenza, uno degli appuntamenti scientifici più attesi del panorama pediatrico nazionale, svoltosi il 5 e 6 dicembre nella Sala Convegni dell’Hotel Guglielmo di Catanzaro. L’evento, organizzato dall’associazione Acsa&Ste ETS con il patrocinio dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco”, è stato presieduto dal dottore Giuseppe Raiola, presidente dell’associazione e direttore del Dipartimento Materno Infantile – SOC di Pediatria dell’Aou “Dulbecco”, e dalla dottoressa Maria Concetta Galati, direttore del Dipartimento Oncoematologico – SOC di Ematoncologia Pediatrica dell’Aou “Dulbecco” di Catanzaro.
Il Comitato Scientifico era composto da Raiola, Galati, Anna Panzino, Maria Caterina Rotella, Maria Teresa Rizzo e Francesca Cosco. Un programma multidisciplinare molto ricco ha visto workshop, letture magistrali e sessioni interattive dedicate a endocrinologia, diabetologia, allergologia, nutrizione, prevenzione, ambiente, salute mentale e medicina dell’adolescenza.
Il dottor Giuseppe Raiola ha espresso soddisfazione per il successo dell’iniziativa: «La tredicesima edizione del Joint Meeting ha segnato un traguardo importante e confermato la forza di un appuntamento che, anno dopo anno, si rivela essenziale per confrontarsi su temi strategici della pediatria. Lavoriamo con pazienti fragili, spesso incapaci di verbalizzare il loro disagio: per questo il medico deve possedere un’attenzione fuori dall’ordinario, capace di cogliere anche i dettagli che sembrano insignificanti.»
Ha aggiunto che il meeting «è stato un’occasione per mettere a punto il motore del nostro lavoro quotidiano, verificare se stiamo rispondendo alle esigenze di un settore in costante evoluzione. Il confronto con colleghi italiani e spagnoli è sempre stato sincero e produttivo».
Raiola ha inoltre ricordato la scelta di trasformare progressivamente il congresso: «Meno numeri, più qualità. Le prime edizioni erano eventi molto grandi; ora è un incontro di nicchia, rivolto a professionisti altamente motivati e specializzati: una scelta che ha elevato notevolmente il livello scientifico.»
La dottoressa Maria Concetta Galati ha ribadito l’importanza di un appuntamento che continua a crescere mantenendosi al passo con la complessità della pediatria moderna: «Questa tredicesima edizione ha confermato la solidità di un evento che evolve insieme alla pediatria. È un’occasione irrinunciabile per confrontarsi su discipline che cambiano rapidamente e richiedono aggiornamento continuo, soprattutto perché riguardano pazienti che spesso faticano a esprimere ciò che provano.»
Ha sottolineato inoltre la vocazione pratica del meeting: «Ciò che apprendiamo deve poter essere applicato già dal giorno successivo in reparto. Fermarsi almeno una volta l’anno per rivedere protocolli, discutere criticità e condividere esperienze cliniche è indispensabile».
Galati ha infine ricordato come il format consolidato del congresso e la presenza stabile dei colleghi spagnoli rappresentino «un valore aggiunto scientifico e umano davvero prezioso».
Il dottor Daniele Alberti ha evidenziato l’importanza della ricaduta del meeting sulla rete pediatrica calabrese: «Il convegno ha offerto un aggiornamento di altissimo livello su temi rari ma cruciali per la qualità delle cure e per l’uso responsabile delle risorse. Dimostra che anche la nostra regione può dire: ci siamo, possiamo garantire servizi adeguati senza costringere le famiglie a migrare altrove». Ha poi sottolineato come «collaborare sia indispensabile: portare qui competenze maturate in contesti più avanzati significa costruire eccellenza. Ogni euro investito deve tradursi in salute per la comunità».
Il dottor Lino Alvarez Granda, dell’Ospedale di Santander, ha ricordato la lunga collaborazione con il team italiano: «Collaboriamo con il dottor Raiola da molti anni. Il nostro pronto soccorso gestisce 40.000 emergenze l’anno e segue ragazzi fino ai 16 anni, permettendoci di sviluppare competenze specifiche nelle urgenze adolescenziali. Per questo sono stato invitato a presentare l’importanza della cura d’emergenza in questa fascia d’età, un tema sempre più centrale nella pediatria moderna».
Il prof. Silvano Bertelloni ha espresso apprezzamento per la qualità dell’iniziativa: «Questa edizione è stata un momento di confronto di grande valore. Va riconosciuto al dottor Raiola il merito di aver costruito un appuntamento che riunisce esperti di molte discipline, favorendo uno scambio reale e costruttivo tra professionisti che lavorano sul campo ogni giorno».
Il dottor Antonio Messa ha posto l’accento sulle zoonosi emergenti: «Le zoonosi sono in forte aumento a causa dei cambiamenti climatici, che modificano la diffusione di virus e agenti patogeni. Nuovi vettori stanno colonizzando aree sempre più ampie, creando rischi sanitari da monitorare e prevenire. Servono prevenzione, osservazione attenta e presidi ambientali oltre che farmacologici. Prevenire significa capire oggi ciò che potrebbe accadere domani».
Il prof. Gianni Bona, vicepresidente di AMBO, ha spiegato il ruolo della nuova alleanza per l’ambiente e la salute dei bambini: «I bambini sono i più vulnerabili agli effetti dei cambiamenti ambientali. Le microplastiche entrano nel corpo e possono interferire con lo sviluppo e la fertilità: un problema che riguarda il futuro di tutti».
Ha aggiunto che AMBO «nasce per informare e formare famiglie, adolescenti e operatori sanitari. Non possiamo fermare da soli il cambiamento climatico, ma possiamo ridurre plastica, energia e sprechi: sono gesti che, sommati, fanno la differenza».
Il prof. Félix Notario Ruelo, presidente della Società Spagnola di Medicina dell’Adolescenza, ha concentrato il proprio intervento sul crescente disagio psicologico tra i giovani: «La salute mentale degli adolescenti è un’emergenza crescente: ansia, depressione, autolesionismo e disturbi alimentari sono aumentati dopo la pandemia. Il pediatra deve saper cogliere ciò che i ragazzi non dicono e interpretare il motivo nascosto che li porta a chiedere aiuto». Ha concluso spiegando che il suo contributo si è focalizzato «sull’importanza di sviluppare competenze comunicative con gli adolescenti e sul ruolo chiave dei pediatri nel sostegno psicologico».
Il convegno, gratuito e accreditato con 13 crediti ECM, ha riunito 100 professionisti tra medici, infermieri, tecnici sanitari, psicologi, dietisti ed educatori, consolidando una rete di collaborazione che coinvolge ospedali, università e territorio.
Con la XIII edizione, il Joint Meeting si è confermato un laboratorio permanente di idee e buone pratiche, capace di unire competenze cliniche, visione sociale e apertura internazionale per affrontare le nuove sfide della salute di bambini e adolescenti.
La segreteria organizzativa dell’evento è stata curata dall’Agenzia Present&Future.
