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Catanzaro: formazione multidisciplinare, innovazione e terapie all’avanguardia al centro del congresso “Audiovestibologia 2025-Up date sulla vertigine pediatrica: dai criteri diagnostici alla real life”

Si sono conclusi i lavori del Congresso “Audiovestibologia 2025 – Up date sulla vertigine pediatrica: dai criteri diagnostici alla real life” svoltosi all’Università Magna Graecia di Catanzaro. Il prof. Giuseppe Chiarella, presidente del congresso, direttore della Cattedra di Audiologia dell’UMG e dell’Unità operativa di Audiologia, Foniatria e Vestibologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Renato Dulbecco”, ha organizzato l’evento scientifico nazionale con l’obiettivo di fornire un’occasione di formazione di qualità finalizzata all’inquadramento della vertigine in età pediatrica. Tale attività diagnostica necessita, infatti, di un background formativo specifico fortemente basato sulla storia clinica e sull’esame fisico e l’applicazione dei comuni test, a basso o alto contenuto tecnologico, richiede, per quell’età, conoscenze ed esperienza che vanno oltre quelle per l’utilizzo nell’età adulta.

“Il sistema che governa l’equilibrio 
– ha affermato il prof. Chiarella – è formato e funzionante alla nascita ed è effettivamente il primo sistema sensoriale a svilupparsi. Le connessioni tra il sistema vestibolare periferico e quello centrale si sviluppano fino a raggiungere una sorta di maturità adulta intorno ai 12 anni. Comprendere le tappe fondamentali di questo sviluppo – ha sottolineato Chiarella – è la base per interpretare appropriatamente i disturbi dell’equilibrio nelle varie età dell’accrescimento”.


La vertigine dell’infanzia, anche della primissima infanzia, è un tema che necessita di un approccio multidisciplinare. Un problema di equilibrio può avere conseguenze importanti non solo sulle tappe dello sviluppo psicomotorio del bambino ma anche sulla capacità di apprendimento e sui risultati scolastici. Le evidenze emerse dai lavori congressuali suggeriscono che, soprattutto nei bambini molto piccoli, è necessario interpretare proprio questi altri segnali come possibili conseguenze di un disturbo dell’equilibrio.
All’evento hanno partecipato docenti ed esperti provenienti da tutto il territorio regionale e nazionale, la cui esperienza sul tema è di livello internazionale.I partecipanti hanno avuto modo non solo di ascoltare brillanti relazioni ma, soprattutto, di confrontarsi con gli esperti di diverse discipline. Nell’ambito del Congresso sono state coinvolte figure specialistiche di differente estrazione: audiologi, pediatri, neurologi, fisiatri, neuropsichiatri dell’infanzia, oculisti, gnatologi, farmacologi, logopedisti.
La presenza di rappresentanti delle principali società scientifiche di audiologia e di pediatria ha facilitato l’individuazione di nuove linee guida nazionali sull’argomento e di percorsi di diagnosi e terapia da implementare a livello regionale.
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