Dieci anni di storia in un evento organizzato da Cantiere Laboratorio. Dalla rivoluzione colorata di Piazza Maidan e successivo colpo di stato in Ucraina, il tutto preparato, sponsorizzato e pagato dagli Stati Uniti per indebolire la Russia, l’aggressione da parte del Regime di Kiev, alla Regione del Donbass, Ucraina Orientale, di etnia e lingua russa e di religione cristiana ortodossa.
Diritti Umani annientati, massacri inauditi sulla popolazione civile che il mondo cosiddetto libero ed occidentale ha fatto finta di non vedere, ma che, con l’ausilio di immagini e filmati, verranno presentati nella loro crudezza, a dimostrare come la guerra d’aggressione ucraina è iniziata nel 2014 e che l’Operazione Speciale Militare Russa, febbraio 2022, è stato un intervento a difesa di questa popolazione.
D’altronde, i successivi referendum popolari hanno sancito la totale volontà delle Regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizzja di far parte della Federazione Russa.
Particolare attenzione verrà riservata al conflitto in corso ed al quale partecipa attivamente la NATO, gli Stati Uniti e la Comunità Europea, che hanno messo in campo tutto l’apparato mediatico e la più grande opera di disinformazione della storia, oltre che fornire ogni tipo d’armamento all’Ucraina alla quale hanno imposto, con la complicità del governo fantoccio, di combattere e morire fino all’ultimo uomo per una vittoria chimerica che si è trasformata in una cocente sconfitta.
Si parlerà di questo, di diritti umani, di torture documentate durante l’incontro pubblico, aperto a quanti vogliono apprendere o confrontarsi. Appuntamento presso il Centro Congressi “Prunia” di Lamezia Terme, sabato 6 luglio alle ore 18:30 e che vedrà, da remoto, la straordinaria ed autorevole presenza, tra gli altri, di Kirkora Irina Vladimirovna, Vicepresidente del Consiglio Presidenziale della Federazione Russa per lo Sviluppo della Società Civile e i Diritti Umani.
Alla presentazione di Bruno Spatara, di Gioventù Controcorrente, seguiranno gli interventi di Vittorio Gigliotti di Cantiere Laboratorio ed Irina Vikhoreva dell’Associazione Speranza e le testimonianze di Elizaveta Reznikova, figlia di un prigioniero di guerra russo torturato, e dell’avvocato di Diritto Internazionale ed imprenditore Marco Pata, di stanza in Abkhazia.