Luci e ombre dell’Autonomia differenziata: se ne discuterà sabato prossimo 4 maggio a Lamezia Terme, alle ore 18:00 nel Chiostro di San Domenico per iniziativa dell’ANDE, l’associazione nazionale donne elettrici. L’iniziativa coincide con la fase cruciale e conclusiva dell’iter parlamentare del cosiddetto “disegno di legge Calderoli”.
Dopo l’introduzione dell’avvocata Mariannina Scaramuzzino, presidente della sezione ANDE di Lamezia, sono previsti i saluti istituzionali del sindaco della città, avvocato Paolo Mascaro e del dottor Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria. Poi gli interventi della professoressa Annarita Trotta, ordinaria di Economia Finanziaria dell’Università Magna Graecia di Catanzaro e del professor Sandro Mazzitelli, docente di Diritto Pubblico all’Unical che discuteranno con la professoressa Rosella Cerra e l’ingegner Roberto Longo, autori del saggio “34% La storia di una legge per il Sud- La questione meridionale a Bruxelles”. I lavori dell’iniziativa saranno moderati dall’avvocata Silvia Gulisano, vicepresidente dell’ANDE-Lamezia e conclusi dall’intervento della Presidente nazionale dell’ANDE, dottoressa Marisa Fagà.
L’iniziativa delle esponenti lametine dell’Associazione nazionale donne elettrici, si svolge in coincidenza con la fase finale del percorso parlamentare della Legge Calderoli. Dopo l’approvazione del Senato è arrivato infatti anche il via libera della Camera. Passaggi che preludono all’approvazione definitiva della legge i cui effetti non sembrerebbero indolori.
Molti già esultano ma permangono tanti i dubbi e altrettante le perplessità. I propugnatori della legge sostengono che per il Paese si tratta di una grandissima opportunità di crescita. I contrari e i perplessi temono invece che se l’Autonomia diventasse realtà, come prefigurata, si correrebbe il rischio che non solo diventi incolmabile la distanza tra il Nord e il Sud, ma addirittura che l’Italia sia divisa in tante piccole repubblichette.