Dal 28 ottobre al 31 gennaio gli spazi della Banca Montepaone, nel cuore della città di Catanzaro, nella centralissima Piazza Matteotti, ospiteranno la mostra personale di Cesare Berlingeri dal titolo “Cesare Berlingeri. Luce e colore tra le pieghe”. L’esposizione dell’artista cittanovese, internazionalmente noto per l’invenzione concettuale delle piegature, curata da Teodolinda Coltellaro, è promossa dalla Fondazione Banca Montepaone in sinergia collaborativa con l’Archivio Cesare Berlingeri e la neocostituita Fondazione “Cesare Berlingeri ETS”. L’evento si inserisce nel progetto “ Art Cube- Spazio per la Cultura” voluto dalla Fondazione Banca Montepaone e dal suo Presidente Giovanni Caridi come dimensione strategica per proporre una visione innovativa di divulgazione e disseminazione culturale che coniuga impresa e linguaggi artistici contemporanei. La selezione espositiva sintetizza con esemplare efficacia il percorso di ricerca di Berlingeri, declinandone, con un nucleo di opere di grande impatto visivo, anche le più recenti esplorazioni linguistiche. Nella sua definizione sintattica, essa costituisce un’altra delle innumerevoli, preziose, tappe che si susseguono nello snodarsi del suo cammino artistico; un cammino che si evolve continuamente, per naturale progressione, in una direzione di estrema coerenza concettuale. “L’itinerario visivo progettato- scrive la curatrice- apre il cielo allo sguardo: corpi piegati, frammenti di cielo punteggiati di stelle e colori che s’accendono di luce negli occhi. Nel raffinato equilibrio delle opere, si generano continuamente piccoli segni indicatori per sempre nuove percorrenze visive: sollecitazioni ad inseguire e cogliere moti dell’anima impressi nella tela piegata, a esplorare corpi che riflettono la luce, che assorbono il respiro del mondo, che crescono nel mistero delle pieghe. Ogni opera enuncia le infinite possibilità di ridisposizione dei segni, capaci di generare, per piccoli scarti laterali, dal margine estremo delle pieghe, altre opere, altri corpi, altri colori”.
L’artista Cesare Berlingeri così spiega le sue opere – “Forse dentro le mie piegature ci sono le mie radici. In me pittore l’involucro è il colore, perché il colore è la memoria, perché il segno è la memoria. Per cui mi porto i miei colori e i miei segni in giro per il mondo”. E ancora, aggiunge – “Una cosa che ho sempre pensato è che non ho mai amato la pittura che rappresenta la rosa per la rosa, perché la tautologia è una figura retorica che non diventa esaltante quando l’arte se ne
appropria. Preferisco, invece, evocare quella rosa attraverso una materia, attraverso un colore, un’emozione”.
Biografia
Cesare Berlingeri, nato nel 1948 a Cittanova (RC), conosciuto come il maestro delle tele piegate, si contraddistingue nel mondo dell’arte per il suo originale uso della tela che piegata segna sé stessa. Usa pigmenti di colore vibrante da lui stesso preparati ed un segno minimalista che sempre ci riporta a concetti originari naturali. La sua carriera si è evoluta attraverso diverse forme espressive, dalla pittura alla scenografia teatrale e alle installazioni site-specific. La sua capacità di spaziare tra diverse forme espressive ha arricchito il suo percorso e lo ha consolidato come figura di rilievo nel panorama artistico contemporaneo. Fin da giovane ha coltivato una passione per l’arte e negli anni Sessanta ha avuto l’opportunità di viaggiare in Europa immergendosi negli ambienti dell’arte contemporanea.
Ha lavorato come scenografo e costumista per il teatro e la televisione mantenendo una stretta connessione tra il suo lavoro teatrale e l’attività artistica utilizzando le sue tecniche pittoriche per creare quadri in movimento sul palcoscenico.
Berlingeri ha presentato diverse serie di lavori nel corso degli anni, tra cui “Trasparenze”, “Strappi”, “Piegature”, “Fioriture” e “Corpi”. In particolare, le “Piegature” hanno assunto un ruolo centrale nella sua ricerca creando un effetto visivo affascinante e una composizione sempre più essenziale basata su colore e materia. Ha esposto oltre che in gallerie private e collezioni pubbliche in numerosi musei, sia in Italia che all’estero, ottenendo riconoscimenti e apprezzamenti per la sua sensibilità artistica e l’originalità nell’uso della tela e del colore.