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San Pietro Magisano centro della street art con il “LuceFest”

Street-artist da cinque continenti, sette nuovi murales che porteranno a 100 le opere complessive e tanto impegno sociale. LuceFest e San Pietro Magisano sono pronti, per il quarto anno consecutivo a far registrare nuovi record che stanno portando il borgo della Presila Catanzarese in tutto il mondo.

Dopo il grande successo dell’anno scorso, che ha visto l’elezione dell’opera dello street-artist Claudio Chiaravalloti essere incoronata fra le prime 100 al mondo dalla celebre pagina social StreetArtCities, quest’anno arrivano, ancor prima dell’inizio, traguardi lusinghieri per il festival che riqualifica dal 2020 il piccolo borgo.

I ragazzi e le ragazze dell’associazione “Luce a San Pietro” sono riusciti in una piccola impresa, che vedrà street-artist da tutti e cinque i continenti danzare sui cestelli nella realizzazione di sette nuovi murales come frutto del lavoro costante e sinergico del direttore artistico, Carmine Elia e del direttore organizzativo, Francesco Alberto, al vertice di un gruppo di ragazzi e ragazze innamorati del proprio borgo e delle proprie radici.

Oltre agli affermati artisti internazionali già noti al LuceFest, Claudio Chiaravalloti e il padovano Tony Gallo, LuceFest quest’anno si prepara ad ospitare nuovi artisti, molti di loro alla prima esperienza in Italia, oltreché in Calabria.

La punta di diamante è il brasiliano Eduardo Kobra, che ha sposato il progetto dei giovani ragazzi calabresi, scegliendo di volare dal Brasile alla Calabria. Artista che solo lo scorso anno ha dipinto la facciata della sede dell’Onu a New York ed ora colorerà e riqualificherà una facciata del borgo di San Pietro Magisano.

Dal Marocco arriverà invece Ed Oner mentre dal Regno Unito è atteso l’inglese Dan Kitchener, artista che gira il mondo con le sue scene da città metropolitana in notturna.

La line-up è completata da due giovani e talentuosissime donne, l’indonesiana Yessiow e l’australiana Sophi Odling.

Il museo a cielo aperto di San Pietro Magisano, il W.O.W. Museum, prende così sempre più forma arrivando a tagliare il traguardo delle 100 opere, grazie anche alla donazione della scultura di decoro urbano che il creativo Arcangelo Pugliese, giornalista calabrese laureato all’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro, ha pensato per la sua tesi e per il LuceFest, nel pieno dello spirito cosmopolita del festival.

Un’autentica galleria di opere di vario genere e natura che potranno essere visitate anche usufruendo della visita guidata nei giorni del festival previo contatto con i ragazzi di Luce a San Pietro.

L’opera di riqualificazione urbana – afferma in una dichiarazione il direttore artistico, Carmine Elia – sta attraendo sempre più visitatori nel corso degli anni ed è fonte di ispirazione per ciò che un’area interna, rurale, può cercare di fare per uscire dalla monotonia e dall’abbandono, resistendo così allo spopolamento e rilanciandosi come attrice di un qualificato e attento sviluppo turistico, economico e culturale.

Il festival si completerà anche di un’importante offerta di intrattenimento musicale con il grande ritorno dei Sud Sound System, il gruppo Cinghios, il cantautore catanzarese Gioman e il rapper romano Briga.

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