Stamane il Comandante Interregionale dell’Italia Sud-Occidentale – Generale di Corpo d’Armata Rosario Lorusso – si è recato in visita alla Caserma ”Pietro Laganà”, sede del Comando Regionale Calabria di Catanzaro. ”Accolto dal Comandante Regionale, Generale di Divisione Guido Mario Geremia – si legge in una nota della GdF -, l’alto Ufficiale, dopo gli onori di rito, ha incontrato i Comandanti Provinciali e del Reparto Operativo Aeronavale nonché i Comandanti dei Reparti territoriali delle vare provincie calabresi.
Successivamente ha avuto modo di salutare una folta rappresentanza di Ufficiali e personale Isaf dello staff dello Stato Maggiore del Comando Regionale e del Reparto Tla Calabria, unitamente ai delegati della Rappresentanza Militare e ad alcuni membri dell’Associazione Nazionale Finanzieri in congedo di Catanzaro e Lamezia Terme (Cz)”. ”Il Generale Geremia – sottolinea la nota – ha presentato il briefing istituzionale illustrando al Comandante Interregionale i più importanti aspetti relativi alla gestione del personale ed alla logistica, soffermandosi sulle principali attività operative svolte dai Reparti dipendenti.
At tal proposito, l’Autorità in visita, rivolgendosi ai presenti, ha espresso parole di ammirazione e manifestato la più profonda riconoscenza per la straordinaria professionalità, l’esemplare impegno e l’altissimo senso del dovere e di attaccamento all’Istituzione, dimostrati dalle Fiamme Gialle calabresi nella tutela della legalità e nel contrasto agli illeciti, come dimostrano i significativi risultati raggiunti”. ”Il Generale Lorusso – evidenzia ancora la nota – ha poi incontrato alcune Autorità della città, prima di recarsi, per proseguire la visita, presso la Caserma ‘F. Pirillo’ di Crotone per rendere visita ai militari in forza alla locale Sezione Operativa Navale del Corpo.
Momento significativo della visita è stato l’incontro tenuto con i militari del Reparto ed i sommozzatori in forza alla Stazione Navale di Vibo Valentia distintisi nella delicata attività di soccorso prestata per diversi giorni alla ricerca di superstiti e dei corpi senza vita dei numerosi migranti vittime del tragico naufragio avvenuto a Cutro nella notte tra il 25 e 26 febbraio scorso”.