Il Maestro catanzarese Umberto Falvo, venerdì 10 Marzo 2023 esporrà una sua opera alla mostra, ideata da Marisa Laurito, presso la prestigiosa Galleria di Roma “Area Contesa Arte” situata in via Margutta, la più amata dagli artisti della Capitale. La mostra d’arte “Women life freedom” è curata dalla storica dell’arte Sabina Fattibene. La mostra ospiterà solo venti opere di artisti provenienti da ogni parte d’Italia.
Il Maestro Falvo per l’occasione esporrà un’opera realizzata digitalmente per rappresentare il dramma vissuto dalle donne Iraniane, che combattono e rischiano la vita per un briciolo di libertà. Falvo è molto apprezzato nelle innumerevoli mostre a cui partecipa. “Nella neve i colori di Falvo” è il titolo di una recensione di Luigi Stanizzi dalla quale traspare la finezza delle sue opere: <<Chiamano coltre bianca quella che qui è semplicemente neve. In Sila. Tutto bianco, come in un sogno senza sonno. E il verde del lago, dei pini, l’azzurro del cielo di montagna. Gli stessi colori racchiusi nei quadri di Umberto Falvo esposti sulle rive del lago Ampollino, increspato come mare. Al teatro tenda. La cultura viene dal mare e la montagna, nei colori, è come se si fosse inginocchiata a questa verità.
Qui – sono sempre le parole del giornalista Luigi Stanizzi – in queste foreste sfruttate tanto dai Greci che dai Latini per costruire navi e templi, sono apparse immagini di mito, simboli, essenza filosofica e di pensiero. C’è grecità nelle opere di Umberto Falvo, come asserisce Francesco Grisi. La grecità giunta con la mostra che ha rotto il silenzio fatato della Sila nel discorso tra l’artista e un crotonese: Pitagora o Alcmeone, Aristotele… In un luogo dove non cè segno di civiltà, solo natura, opere che stimolano più domande che risposte, in una giornata di neve colorata dal pennello di Dio… e di Falvo. Tutto sul bianco vergine del paesaggio; e della tela. Ci sono due letture nelle opere di Falvo, e forse in tutti i quadri. Quella dell’artista: è la rappresentazione di un pensiero o di un concetto tradotto in colori, segni, figure. Quella di chi guarda, inizialmente spiazzato di fronte all’opera. Non sa se si trova di fronte alla vita o alla morte. Si sofferma, entra nel quadro, chiede aiuto al pittore. Ma il soccorso per comprenderlo arriva solo dalla cultura; per gli altri spettatori sono solo belli. “Non ho mai costruito un quadro banale, l’opera nasce da una frase, da una immagine scippata (a chi sa chi ndr) modificata e manipolata per creare una nuova immagine e una nuova storia”, dice Umberto Falvo mentre guarda dritto negli occhi, credendoci.
Senza protervia. – puntualizza Luigi Stanizzi Vicepreside del Sindacato Libero Scrittori Italiani sezione Calabria avviandosi a conclusione – Sergio Paolo Foresta, vicino e lontano dalla Sila e dal Mar Jonio, mentre il pendolo scandisce il tempo che non esiste, spara, con la pipa fra le labbra, un libro fra le mani, sdraiato sulla poltrona grande: In genere, l’espressione artistica è una trasfigurazione, trasposizione delle immagini dell’infanzia. Dal fantastico, onirico, sedimentato dentro.>> Un testo di critica artistica che risale al 3 maggio 2001. Profetico. Perché per Falvo, e per la Città di Catanzaro, c’è un altro grande motivo di orgoglio e soddisfazione: la commissione dell’Accademia Italiana d’Arte e Letteratura ha deliberato l’ammissione del Maestro Umberto Falvo quale Membro dell’Accademia Italiana d’Arte e Letteratura. La proclamazione avverrà, guarda coincidenza, venerdì 12 maggio 2023, alle ore 11, a Roma, presso la Gangemi editore ubicata in via Giulia 142.
Per l’occasione un numero limitato e selezionato di artisti esporranno un’opera. Il maestro Falvo esporrà un tecnica mista (smalto, olio, acrilico, su intonaco a fresco) dal titolo Tempio Egizio. Il maestro Falvo esprime infine compiacimento per questo importante riconoscimento, che si aggiunge ai tanti altri anche a livello internazionale, soprattutto per veicolare un’immagine positiva della sua città, Catanzaro, capoluogo della Calabria.