#trameascuola, la Fondazione Treccani Cultura e per la prima volta la Fondazione Vittorio Occorsio, unite in un progetto di ricerca storica focalizzato sull’educazione alla legalità e sugli episodi di matrice terroristica che hanno interessato l’Italia a partire dalla fine degli anni Sessanta, che mette in rete istituti scolastici di tutta Italia, coinvolgendo uno dei giornalisti più esperti in materia: Giovanni Bianconi.
Oggetto di studio il libro Terrorismo italiano, Treccani 2022, realizzato dall’inviato del “Corriere della Sera”, che si occupa di vicende giudiziarie e di cronaca.
Il giornalista ha incontrato gli studenti lametini affrontando il tema, tanto complesso quanto ampio e scivoloso, ripercorrendo alcuni tra gli eventi più significativi della storia repubblicana in cui spesso – ha evidenziato – crimine e potere si sono intrecciati. Dalla strage di Portella delle Ginestra (1947) ai tumulti di piazza degli anni Sessanta, dalle bombe nere esplose tra il 1969 e il 1974 al terrorismo rosso culminato con il sequestro e l’omicidio di Aldo Moro nel 1978, fino ai delitti di mafia: gli omicidi eccellenti degli anni Settanta e Ottanta e le stragi del 1992-93.
Trecentocinquanta morti e oltre mille feriti dopo (questi i numeri del terrorismo da Piazza Fontana all’omicidio di Marco Biagi), “per gli effetti sortiti, l’Italia non può ancora scrivere la parola “fine” su molti episodi”.
Le attività di ricerca, inaugurate dal confronto con l’autore, dureranno oltre un anno e saranno supportate da metodi didattici innovativi e dalla fruibilità di una piattaforma per gli approfondimenti storici, allo scopo di fornire gli strumenti per l’acquisizione di un giudizio consapevole sul ruolo della cittadinanza attiva attraverso uno sguardo attento sulle diverse forme di deviazione della legalità.
Seguiranno il percorso storico, esperti del fenomeno e un rappresentante delle forze dell’ordine che condividerà proprie esperienze dirette e indirette per far concretamente emergere l’attività di contrasto alla criminalità organizzata e contribuire a educare all’etica del lavoro.
A guidare le classi coinvolte le docenti Carmela Dromì e Maria Stella Porcelli del Liceo Statale Tommaso Campanella, Maria Chieffallo e Laura Provenzano del Liceo Classico Artistico Fiorentino, che hanno animato l’incontro con il giornalista e moderato il dibattito con gli studenti.
Il progetto nasce da un’idea della Fondazione istituita in ricordo di Vittorio Occorsio, magistrato della Repubblica Italiana vittima di un attentato terroristico di matrice neofascista, che ha dato vita a “La Giustizia adotta la Scuola”, un lavoro di durata quinquennale (2021-2026) che si svolge nell’ambito di un Protocollo d’Intesa sottoscritto il 20 gennaio 2021 con il Ministero dell’Istruzione e il Ministero dell’Università e della Ricerca, e con la media partnership di Rai Cultura.
Per la Fondazione Trame, che ha reso possibile l’adesione delle classi all’attività proposta sinergicamente da Fondazione Treccani Cultura e Fondazione Vittorio Occorsio, il percorso appena intrapreso vuole essere un ulteriore esercizio per stimolare i giovani a costruire attivamente e attraverso lo studio la propria coscienza critica e civile.