I Popolari in rete della Calabria hanno riempito il teatro della parrocchia di San Giovanni Battista a Lamezia Terme, con l’iniziativa pubblica intitolata “La persona al centro della politica”, organizzata insieme alla Scuola di formazione al bene comune e tenuta lo scorso 3 febbraio davanti a un centinaio di interessati alla nascita di un movimento nazionale di identità popolare, per cui il prossimo 25 febbraio è prevista a Roma l’assemblea costituente. Sono stati più di 5mila, invece, coloro che hanno seguito l’evento in remoto.
Giuseppe De Mita, già vicepresidente della Regione Campania ed ex deputato, ha parlato via Internet, per causa di un imprevisto che gli ha impedito di presenziare all’appuntamento. «Popolarismo – ha detto De Mita – significa mettere insieme le persone, confrontarsi apertamente e senza finzioni, avere un’impostazione umanistica, analizzare i dati della realtà e trovare insieme le soluzioni migliori ai problemi comuni.
I partiti sono il tramite più importante fra i cittadini e le istituzioni, ma da tempo sono privi di legittimazione e continuano ad essere strutturati secondo uno schema piramidale, senza alcun collegamento con i territori. Memori della lezione di don Luigi Sturzo e di Aldo Moro, stiamo costruendo una nuova forza politica dal basso, differenziandoci per il metodo, caratterizzato dall’incontro e dal confronto diretto, aperto e reale sulle priorità politiche, per restituire libertà, dignità e giustizia sociale ai singoli e alle comunità, lontani da ogni calcolo elettorale e dalle brame di potere».
Oltre a De Mita, alla manifestazione, moderata da Laura Spitalieri, sono intervenuti Luciana Mandarino dei Popolari in rete della Campania; Antonio Saladino in rappresentanza della Scuola di Formazione al bene comune; Vincenzo Arnone, presidente dei Popolari calabresi; l’ex deputato Francesco Sapia, noto in virtù delle sue battaglie per il diritto alla salute; per telefono il senatore Mario Occhiuto di Forza Italia; Antonella Fiore, funzionaria della Prefettura di Catanzaro; l’imprenditore Francesco Viapiana, l’ex dirigente scolastico Lorenzo Benincasa e Fabio Scionti, segretario regionale di Azione. Diverse sono state le questioni affrontate: dalla proposta di modifica dei criteri di ripartizione del Fondo sanitario alla riconfigurazione degli ospedali montani; dagli investimenti per aumentare la qualità della scuola pubblica alle politiche di integrazione degli immigrati; dal superamento del populismo dominante all’impegno per un polo dei moderati che sappia raccogliere e portare avanti le istanze dei singoli territori».