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“Cerimonia del Caduceo”, premiati gli infermieri del 118 di Catanzaro

“Per la presenza coraggiosa, continua e instancabile espressa anche durante la fase più acuta della pandemia. Per la capacità di essere sempre in prima linea a prestare soccorso e cure con le necessarie adeguate competenze.  Per il senso profondo di sicurezza, solidità e responsabilità collettiva espresso non solo dall’efficacia degli interventi ma anche dal metodo e dalla partecipazione umana”.

È la motivazione sottesa al Premio “Fondazione il Caduceo” (uno dei tanti), consegnato dalla omonima Fondazione in collaborazione con gli Ordini dei Farmacisti delle Province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, al Personale Infermieristico del Servizio Emergenza Urgenza – 118 di Catanzaro nel corso della cerimonia di sabato scorso al Teatro Politeama di Catanzaro.

«La nostra presenza “Cerimonia del Caduceo” – sottolinea il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Catanzaro, Giovanna Cavaliere – per la quale ringrazio il presidente della Fondazione Carlo Barbalace, è stata, tra le altre cose, un momento di forte e significativa interazione e interdisciplinarietà sanitaria accompagnata, anche, dall’obiettivo di creare sinergia in favore del benessere dei pazienti e dell’utenza.

L’esperienza Covid, drammatica e non ancora conclusa, durante la quale l’intero mondo infermieristico si è speso (e continua a spendersi) con straordinaria abnegazione, anche sacrificando il bene della propria vita, ha dimostrato che in sanità da soli non si va lontano.

Necessitano sinergie e unità d’intenti. Ecco perché salutiamo con estremo favore la volontà del presidente dell’Ordine Provinciale dei Farmacisti di Catanzaro, Vitaliano Corapi di voler intraprendere con noi un virtuoso e reciproco percorso di crescita che, di sicuro, non potrà che fare bene alla sanità regionale».

Non potrà che essere così visto che «il sistema di emergenza – urgenza della provincia di Catanzaro – annota l’infermiere coordinatore del Servizio 118 Pasquale Costantino – è investito di numerosissimi compiti istituzionali che in condizioni ottimali vengono gestiti in maniera altrettanto ottimale. Purtroppo in più di venti anni dalla sua nascita il servizio è stato sovraccaricato di numerosi altri servizi con personale sempre più risicato. Alla carenza ormai cronica di personale medico si sta aggiungendo inevitabilmente quella degli infermieri che nel periodo pandemico si sono distinti tutti per lo spirito di sconfinato attaccamento alla professione».

Attaccamento alla professione che il presidente della FNOPI, Barbara Mangiacavalli ha messo in risalto nel messaggio inviato e letto durante la manifestazione del “Caduceo”.

«L’obiettivo è la massima qualificazione delle nostre professioni, indispensabili nella gestione dell’emergenza e della quotidianità, in ospedale e sul territorio e trovare una soluzione unica a livello nazionale per offrire la migliore tutela della salute a tutti i cittadini».

Per l’Opi Catanzaro si schiudono “nuovi percorsi”, da affrontare con i neo laureati infermieri.

Quelli che durante il corso della Cerimonia hanno prestato giuramento alla professione ed a cui è stata consegnata la pergamena di benvenuto «simbolo – conclude il presidente Cavaliere della realizzazione di un primo “step” per poter poi accedere alla professione e consacrare la nostra vita al servizio dell’umanità.

Un simbolo alto e nobile di un “mestiere” antico quanto il mondo, ma che ha saputo plasmarsi alle mutate condizioni della storia umana trasformando l’infermiere in un “esponente” della sanità competente, aggiornato e manager».

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