Continuano gli appuntamenti artistici della Società Beethoven nella bellissima cornice del Castello Carafa di Santa Severina.
Domenica 5 Giugno, è stata ospite la pianista Maria Carmen Rizzuto nell’ambito della Stagione Concertistica l’Hera della Magna Grecia V Edizione, sempre con l’importante collaborazione dell’Amministrazione Comunale e della Pro Loco.
Un concerto nell’ambito del nuovo indirizzo della Direzione Artistica della Beethoven che tende a privilegiare programmi monografici o periodi storici ben definiti.
La Rizzuto ha presentato un programma dal titolo “Scene Schumanniane” quanto mai suggestivo, sia sotto il profilo tecnico, sia sotto quello interpretativo, davanti ad un pubblico numeroso e partecipe, incentrato sulle più belle produzioni pianistiche di Schumann, il programma comprendeva: “Kinderszenen op.15” (Scene infantili), “Gesänge der frühe Op. 133” , “Faschingschwank aus Wien “Fantasiebilder Op. 26 (Carnevale di Vienna), e quando parliamo di questo Compositore anche i più conosciuti ed acclamati pianisti hanno un giustificato timore di affrontare.
Tecnica sicura, solita e granitica quella evidenziata dalla Rizzuto, che le ha concesso di evidenziare la tenerezza meditativa che dà forma all’interiorità pura, al sentimento che qualunque parola precisa limiterebbe nella sua libera espansione Schumanniana.
Una sicurezza interpretativa quella della Carmen Rizzuto, che le ha concesso di eseguire con sicurezza la serie di straordinarie idee musicali che si susseguivano nelle composizioni di Schumann, ora eroiche, ora poetiche in una sorta di scintillante caleidoscopio musicale.
La musica di Schumann, infatti, presenta sempre i connotati di una fantasia inesauribile, resa evidente dal susseguirsi copioso di temi e idee ritmico- melodiche, come se le composizioni fossero dotate di una energia in grado di rigenerarsi continuamente.
Tecnica sicura e brillante, dicevamo, quella della Rizzuto, che le ha concesso mirabilmente di contrapporre l’accompagnamento delle veloci note, nello Scherzino dell’op. 26, che avevano sempre lo stesso peso per non oscurare la linea del canto, al virtuosismo palese e alla centinaia di note, ad una velocità spesso proibitiva, che richiedono all’esecutore grande lucidità interpretativa .
Veramente una bella serata artistica culturale, coronata da applausi copiosi e sentiti e da numerosi bis che ci rimandano al prossimo concerto con il pianista Filippo Balducci, Sabato 11 Giugno, sempre nel castello Carafa, alle ore 19,00.