“L’appello che noi lanciamo al Governo, visto che domani la Meloni viene in Calabria, è che si facciano le cose prioritarie che servono ai cittadini calabresi. Purtroppo questa strada, la Statale 106, è una strada che continua a mietere vittime quotidianamente e noi non ci possiamo più permettere nel 2024 di avere una strada che ancora passa nei centri urbani”.
A dirlo Angelo Sposato, segretario generale della Cgil Calabria, che insieme ai segretari regionali di Cisl Tonino Russo e Uil Santo Biondo, ha incontrato i giornalisti per presentare la mobilitazione sulla Statale 106 – chiamata la “strada della morte” – in programma il 20 febbraio in diverse località: Crosia, Melissa, Bianco e Locri. Una mobilitazione a “sostegno della sicurezza e per il diritto alla mobilità”.
“Con i 15-16 miliardi che si spendono per il Ponte sullo Stretto – ha aggiunto – avremmo potuto fare, o l’alta velocità o la Statale 106”. “Anche l’idea di fare la manifestazione del 20 nei centri urbani – ha sostenuto – è la rappresentazione plastica con cui rendiamo evidente una contraddizione in termini che non può più essere quella che stiamo vivendo. Il tema della sicurezza sulla 106 è fondamentale. E’ una strada che ha bisogno di essere ricostruita, non solo di essere ammodernata, anche per mettere in rete territori della Calabria che sono completamente isolati. Abbiamo chiesto che si faccia velocemente una progettazione per tutto il tracciato e che si individuano le risorse per tutto il tracciato. Questa deve essere una delle priorità della Calabria insieme a quella dell’alta velocità. In questo momento non vogliamo fare polemiche rispetto al tema degli investimenti perché tutto è utile alla Calabria”.
“Faremo questa mobilitazione – ha aggiunto Sposato – intanto per unire tutta la Calabria, perché vogliamo dare al Paese e alla nostra regione una speranza che possa modificarsi qualcosa. Dobbiamo connettere la Calabria con il resto del Paese e con il resto d’Europa. Quindi chiamiamo alla mobilitazione i sindaci, i cittadini perché dobbiamo dare da una parte risposte alle tante vittime sulla 106 e poi per dare una strada moderna, sicura e soprattutto che possa essere vettore di sviluppo e non solo di trasporto”.
“La mobilitazione – ha detto Biondo – serve per mantenere al centro dell’attenzione il tema della 106 che per la Calabria è la priorità infrastrutturale, sia per quanto riguarda la connessione, sia per quanto riguarda la questione della sicurezza. Ci approcciano al prossimo Documento di economia e finanza che dovrebbe essere fatto ad aprile e chiediamo al Governo di mantenere l’impegno costante sulla Calabria. Anche nella prossima legge di Bilancio ci devono essere dei finanziamenti per nuovi tratti che bisogna cantierizzare sulla 106 e poi bisogna confermare l’impegno di Anas a consegnare entro quest’anno l’intera progettazione della 106, perché sappiamo che se manca la progettazione non ci possono essere i cantieri, non ci possono essere i finanziamenti. Non vorremmo che in questo bailamme di finanziamenti, di promesse infrastrutturali, si mettesse al margine della discussione il tema della 106. Chiediamo che ci sia una spinta forte sui finanziamenti e sulla progettazione. È fondamentale lavorare su più tratti”.
“Chiediamo alle istituzioni calabresi – ha evidenziato Biondo – ai parlamentari, al presidente della Regione, al Consiglio regionale di continuare a battere con questo governo nazionale che non sta facendo del Mezzogiorno una questione fondamentale. Non dimentichiamo che la 106 rappresenta un terzo del nostro territorio che quindi soffre di marginalità a forte rischio di isolamento economico e sociale”.