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VII edizione di “ApritiModa”, 3 nuove aziende calabresi aderiscono all’iniziativa: appuntamento il 21 e il 22 ottobre

ApritiModa, il viaggio alla scoperta delle eccellenze del Made in Italy, ideato dalla giornalista Cinzia Sasso,  torna il prossimo 21 e 22 ottobre e sono oltre 100 le aziende pronte ad aprire le proprie porte e rivelare i segreti della moda italiana. Realtà sparse su tutto il territorio nazionale – da nord a sud – unite da un unico denominatore comune: il lavoro di artigiani, laboratori e grandi imprese del settore che ogni giorno, grazie alla cura del dettaglio, fanno sì che abiti, calzature e accessori siano tra gli esempi dell’eccellenza italiana nel mondo.

Sono 3 le aziende calabresi che aderiscono all’iniziativa: oltre al Lanificio Leo di Soveria Mannelli con i suoi sessanta fusi e a Mario Celestino di Longobucco, specializzato nella trasformazione della ginestra, new entry di questa edizione è Tessitura a mano Kiky Mazza di Tiriolo, con il tradizionale ‘vancale,’ lo scialle tipico della tradizione del luogo. Un itinerario, tra la provincia di Catanzaro e quella di Cosenza, alla scoperta dell’incredibile lavoro di imprese con storie affascinanti e uniche da raccontare.

Sono i numeri a parlare del successo della manifestazione che è passata dai 14 luoghi aperti del 2017 agli oltre 100 di quest’anno e che sin dalla prima edizione ha attratto oltre 15.000 visitatori.

Un’occasione per entrare negli atelier più esclusivi dove ogni giorno la creatività alimenta la storia del nostro Made in Italy. Storie di aziende, artigiani, imprenditori che metteranno a disposizione del pubblico il percorso che li ha condotti al successo.

ApritiModa è una manifestazione gratuita e aperta al pubblico. È possibile scegliere la propria visita, guidata e gratuita prenotandosi sul sito https://apritimoda.it.

Protagonista di questa settima edizione è la moda sportiva italiana. Quest’anno, infatti, per la prima volta, il pubblico avrà modo di scoprire anche quei luoghi dove la moda incontra lo sport e l’innovazione s’intreccia con la bellezza; perché lo sport, come la moda, è un linguaggio universale. È questa anche un’occasione unica per guardare con uno sguardo diverso, ma complementare rispetto a quella sportivo, al 2026 e iniziare a sentire il profumo dei giochi olimpici.

Sul territorio nazionale non mancheranno di aprire le porte dei loro stabilimenti manifatturieri anche quelle imprese che da più edizioni aderiscono all’iniziativa, realtà di fama mondiale come Armani, Dolce&Gabbana, Loro Piana, Zegna, Fratelli Rossetti che quest’anno compie 70 anni; e piccoli laboratori come Pino Grasso Ricami, Gallia&Peter Cappelli, l’ombrellificio artigiano Maglia, il guantaio Omega di Napoli che vende nella quinta strada, solo per citarne alcuni.

Si rinnova la collaborazione tra NABA, Nuova Accademia di Belle Arti e ApritiModa, che per questa settima edizione si articola in un contest, lanciato agli studenti dell’Accademia insieme a Consorzio di tutela della DOC Prosecco. Agli studenti dei Trienni, Bienni Specialistici e Master Accademici di NABA è stato infatti chiesto di elaborare l’etichetta per un’edizione limitata di Prosecco DOC e Prosecco DOC Rosé. La migliore proposta verrà premiata in una cerimonia che avrà luogo il 9 ottobre, portando alla produzione di alcune bottiglie vestite con l’etichetta esclusiva disegnata ad hoc. La special edition sarà poi distribuita in tutta Italia in una serie di momenti conviviali che coinvolgeranno vari atelier e laboratori aperti al pubblico in occasione di ApritiModa.

ApritiModa ha il patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Comune di Milano, Fai Fondo per l’Ambiente Italiano, e Fondazione Altagamma.

Partner Istituzionali: Camera Nazionale della Moda Italiana, Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Unic_Lineapelle.

Con il contributo di Fondazione Fiera Milano

Main Sponsor: Intesa Sanpaolo

Consorzio di tutela della DOC Prosecco è Official Sparkling Wine dell’evento.

Sponsor: Acca Kappa, Allianz, Coralba, Griven, Kartell, NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, Serra&Fonseca.

STORIE APRITIMODA CALABRIA

 

Lanificio Leo

La sede di Soveria Mannelli, in provincia di Catanzaro, è l’ultima di varie località che fanno capo al Lanificio Leo, ma solo qui c’è “una geografia irregolare dove si respira la bellezza semplice della dimensione rurale.” Caratterizzata da grandi macchinari a sessanta fusi, la manifattura del lanificio fondato nel 1873 segue tutto il processo della lana, dal filato, alla tessitura alla finitura, integrando design contemporaneo con maestria artigianale.

Mario Celestino

Nel cuore della Sila calabra, precisamente a Longobucco in provincia di Cosenza, filati di ginestra, lino e seta si intrecciano sui telai a mano e diventano tessuti d’arte. Dentro alla bottega storica la passione della famiglia Celestino si tramanda da generazioni, prima il Maestro Eugenio (negli anni Venti del secolo scorso), il Cavaliere Mario poi e oggi i suoi figli. Tra arazzi e tessuti preziosi, un tempo pensati per il corredo e arrivati fino all’alta moda, si scopre la simbologia dei disegni e i suoi segreti. Nel Museo, allestito dentro il laboratorio, anche l’intero ciclo di trasformazione della ginestra, dalla pianta fino alla tessitura.

Tessitura a mano Kiky Mazza

Lì dove l’Italia si stringe in soli 33 chilometri, dove si possono vedere Ionio e Tirreno uniti in un abbraccio, si creano opere a telaio. A Tiriolo, in provincia di Catanzaro, Maria Concetta e sua figlia Lara raccontano con le mani la tradizione di un territorio e la passione di un mestiere che diventa tessuto. Otto metri quadri che diventano un concentrato di saper fare, bellezza e territorio. Al 28 di Piazza Italia, i telai battono seta, ginestra e lane. Tra gli scaffali della piccola bottega invece, si scoprono le opere: dallo scialle tipico, il «vancale», a tutte le creazioni uniche che si tramandano di madre in figlia.

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