“Pochi possono dirsi: “Sono qui”. La gente si cerca nel passato e si vede nel futuro” - Georges Braque
HomeAgoràPrinci: "Scuole calabresi promotrici di confronti interculturali". Parte un progetto pilota con...

Princi: “Scuole calabresi promotrici di confronti interculturali”. Parte un progetto pilota con la Terra Santa

“Dialogo e confronto interreligioso e interculturale: sono stati questi i presupposti dell’importante incontro tra la vice presidente con delega all’istruzione, Giusi Princi, padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa e direttore di tutte le scuole ivi ricadenti, e don Giuseppe Straface, vicario della diocesi di Rossano”. A riferirlo è una nota della Regione.

“L’incontro, incentrato fortemente sui temi dell’inclusione, sugli scambi e sui gemellaggi linguistici culturali – è detto nella nota – ha gettato le basi per l’avvio di un progetto pilota, finanziato dalla Regione, che vedrà coinvolte, attraverso l’Ufficio scolastico regionale, le scuole interessate di Rossano, Cariati e le scuole della Custodia di Terra Santa, con lezioni a distanza, con cadenza settimanale, su temi individuati dai rispettivi Consigli di classe. Prima di tutto, però, come base per l’integrazione, è previsto un percorso intensivo di apprendimento linguistico con l’insegnamento dell’arabo, per gli studenti calabresi, e dell’italiano, per gli studenti della Terra Santa”.

“A suggellare tale importante iniziativa – riporta la nota – sarà la visita ufficiale delle massime istituzioni calabresi a Betlemme, Nazareth e Gerusalemme, in occasione della simbolica cerimonia di accensione delle luci dell’albero di Natale, molto attesa e sentita in Terra Santa”.

“La Regione – afferma la vice presidente Princi – incentiva questi percorsi formativi che fungono da stimolo per l’apertura ai Paesi del Mediterraneo e alle conseguenti prospettive di crescita culturale, sociale ed economica della Regione. È con grande partecipazione ed emozione che diamo avvio a questo progetto pilota in Terrasanta: siamo convinti, infatti, che educare le giovani generazioni al dialogo interreligioso e al confronto sia la base della cittadinanza attiva in un contesto sempre più globale ed interculturale, nel quale occorre far scoprire a la diversità come valore”.

Articoli Correlati