In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio che si celebreranno il 23 e il 24 settembre la Soprintendenza ABAP per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia propone una serie di iniziative incentrate sul patrimonio archeologico reggino.
Grazie ad una fruttuosa collaborazione con il Comune di Reggio Calabria, sabato pomeriggio alle ore 17 e 30 gli archeologi della Soprintendenza avranno il piacere, per la prima volta, di aprire i cancelli del cantiere di piazza Garibaldi per illustrare a tutta la cittadinanza i risultati, seppur ancora parziali, degli scavi archeologici. Come già annunciato in occasione dell’avvio dei lavori e con l’obiettivo di dare avvio ad un percorso dialettico di costruzione partecipata di conoscenza ed identità, i visitatori avranno l’opportunità di varcare le recinzioni ed essere guidati all’interno di un breve percorso che permetterà loro di godere da vicino dell’emozionante visione di uno dei più importanti monumenti della città di età romana. Per la partecipazione alla visita di sabato pomeriggio non è necessaria alcuna prenotazione, ma in caso di un notevole afflusso di visitatori, il personale della Soprintendenza organizzerà più turni di visita, sempre nel rispetto delle condizioni di sicurezza e con orario di chiusura fissato intorno alle 19:00.
Nelle giornate di sabato e domenica, inoltre, sarà possibile visitare le principali aree archeologiche di Reggio Calabria (Mura greche, Terme romane, Ipogeo di P. Italia, Odeon) la mattina con orario 9-13, la sera di sabato 18-22. Infine, visite guidate pomeridiane animeranno il Museo Archeologico di Medma a Rosarno negli stessi giorni.
Sabato 23 settembre ore 17:00 in via Lupardini 90, l’Associazione ambientalista “Amici della Terra- club di Reggio Calabria”, prende parte alle Giornate Europee del Patrimonio 2023, evento patrocinato con il Ministero della Cultura.
Quest’anno l’evento si incentrerà sulla meravigliosa Collina di Pentimele, una pregiata area naturale sabbiosa, estesa su 123 ha di dolci pendenze, prospicienti lo Stretto di Messina che costituiscono un ottimo punto di osservazione dei rapaci.
La Collina di Pentimele è un balcone sullo Stretto di Messina dal quale si può godere un paesaggio mozzafiato; per tale motivo, sotto il Regno d’Italia, furono costruite due fortezze belliche che facevano parte del complesso sistema voluto come ammodernamento della protezione della costa. Oggi i due forti di Pentimele dopo un’opera di ristrutturazione conservativa aspettano una sorte definitiva e proficua per il territorio.
Situata all’ingresso, lato nord, della città di Reggio Calabria a pochi passi dal centro storico con agile accesso in auto da via Lupardini, nel quartiere Archi, oppure accessibile a piedi, da via Lia, sul percorso del “Sentiero Calabria ex Sentiero Italia”, è fra i Siti di Interesse Comunitaria di Rete Natura 2000 per la sua rarità vegetativa e per il passo dei rapaci, ma rischia di perdere il suo patrimonio a causa dei frequenti incendi e dei tagli indiscriminati.
L’evento organizzato comprende una tavola rotonda che accenderà i riflettori sulla Collina di Pentimele, sui programmi futuri, sulla governance del sito e le necessità culturali ed ambientali dello stesso. Sarà, altresì, momento di conoscenza, ascolto e dialogo fra cittadini, esperti ed istituzioni per fare il punto su un patrimonio culturale e un habitat naturale, attualmente in condizioni di abbandono, e stimolare così alla cura del territorio per restituire benessere alla collettività ma soprattutto nuova vita alla Collina di Pentimele.
Daranno il loro contributo di presenza e partecipazione il Comune di Reggio Calabria, il Gruppo di Escursionisti d’Aspromonte- GEA, l’Università Mediterranea, l’Istituto comprensivo Falcomatà, la cooperativa Pianagri.