Dopo la prima selezione del 7° Concorso Miglior rosato del Mediterraneo, ideato e diretto da Tommaso Caporale, svoltasi ad Altomonte in provincia di Cosenza, in cui hanno avuto la meglio i rosati calabresi, è stata la volta della Puglia, la regione più premiata dalla giura della seconda tappa di selezione tenutasi nella città bianca di Cisternino(BR), nell’ambito dell’appuntamento Borgo divino in tour 2023.
Gli esperti Mario Ferraro, sommelier già coordinatore delle Strade del vino e dei sapori della Calabria, Francesco Soleti, assaggiatore enologo e tecnologo alimentare e Sandro Romano, giornalista e critico enogastronomico, hanno valutato gli oltre 20 campioni provenienti dall’area dell’Alto Jonio e dell’Adriatico, esprimendo i seguenti verdetti: sul primo gradino del podio Il Rosone Primitivo Igp Salento della cantina Vineka di Martina Franca (TA); al secondo posto l’aglianico Igp Calabria Pian delle rose della cantina Tenuta del Castello di Montegiordano (CS); al terzo posto il Pascarosa Igp Salento della cooperativa Upal di Cisternino (BR). Il primo Dop è risultato l’Akratos Matera Dop della cantina Battifarano a Nova Siri (MT), ottenuto sempre da uve primitivo.
Menzioni speciali per alcune spiccate caratteristiche organolettiche sono andate rispettivamente per il colore (Premio Maglia Rosa) al Miranto Igp Valle d’Itria da uve ottavianello dell’azienda agricola Montemarcuccio di Cisternino(BR); per le caratteristiche gusto-olfattive al Faragola Igp Nero di Troia della cantina Placido Volpone di Ordona (FG) e al Terre di Orazio Igp Basilicata da uve aglianico della Cantina di Venosa a Venosa (PZ).
Infine, a spuntarla come il vino più apprezzato dal pubblico durante i banchi di assaggio della selezione, aperti al pubblico, La Scrittura Igp Basilicata da uve aglianico del Vulture delle Cantine del Notaio di Rionero in Vulture (PZ).
Seguirà entro settembre l’ultima selezione del concorso in cui si contenderanno il titolo di Miglior Rosato del Mediterraneo i vini provenienti dall’area Tirreno.