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Barriere architettoniche, Amalia Bruni (Pd) all’assessore Staine: “Il bando della Regione in merito ai Peba poteva essere strutturato meglio”

“Ringrazio l’assessore Emma Staine per l’invito al confronto e per le precisazioni sull’avviso pubblico relativo ai Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli spazi e negli edifici pubblici (PEBA). Da parte mia nessuna strumentalizzazione, solo un reale interesse per le piccole comunità calabresi che meritano uguali possibilità di partecipazione.

Il problema nasce proprio dalla lettura del bando in questione dove, nel punto 1 denominato “Soggetti che possono presentare la domanda”, emergono le seguenti testuali parole: “possono produrre istanza i Comuni del territorio regionale, con una popolazione residente compresa tra i 5.000 e i 20.000 abitanti, secondo i dati ISTAT al 1° gennaio 2023, che alla data di pubblicazione del presente avviso non abbiamo proceduto all’approvazione del PEBA”.

È evidente che, in questo punto che dovrebbe delineare per bene i soggetti autorizzati a partecipare, non vi è alcun riferimento ai comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti. È stato poi pubblicato un documento di “precisazione” in cui si dice che la documentazione potrà essere prodotta da tutti i Comuni della Regione indipendentemente dalla popolazione residente, ma tale documento non è contenuto nell’avviso pubblico, né viene richiamato.

Sarebbe stato opportuno prevederlo sin dall’inizio in sede di redazione del bando, evitando documenti di precisazione e specificando a sistema la partecipazione di tutti i comuni, come del resto fatto da Regione Marche che ha offerto ai comuni con meno di 5.000 abitanti la possibilità di partecipare in forma singola o addirittura aggregata, o ancora la Regione Puglia che ha suddiviso i finanziamenti in base alle dimensioni dei comuni.

So bene cosa prevede il DPCM 10 ottobre 2022 in materia, in particolare la disposizione che indica di tenere conto “prioritariamente” della classe di comuni con una popolazione compresa tra 5.000 e 20.000 abitanti e di quelli beneficiari della misura di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 novembre 2021. Tale priorità, tuttavia, non impedisce di attuare misure per i comuni di piccole dimensioni.

In Calabria i comuni con meno di 5.000 abitanti sono 325, ossia l’80,4% dei 404 comuni calabresi, occupando una quota rilevante del territorio regionale. Questo vuol dire che i 375.277,39 euro destinati alla Calabria dovrebbero essere ripartiti prioritariamente tra i restanti 79 comuni ed in particolare ai Comuni che non abbiano adottato il PEBA.

Ecco perché il bando poteva essere strutturato in maniera diversa, con una considerazione più specifica e meglio delineata della partecipazione dei piccoli comuni, in modo che – pur nel rispetto dei criteri di priorità dettati dal ministero – i finanziamenti potessero dedicare loro un’adeguata attenzione.

Lo scrive in una nota Amalia Bruni (Pd), Vicepresidente della Commissione Sanità, Cultura, Sociale in Consiglio Regionale.

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