Raffaele Luna, il “pittore dei ritratti”. É la definizione con cui é noto l’artista originario di Cirò Marina ma da molti anni trasferitosi a Catanzaro.
Luna si caratterizza non solo per la qualità ma anche per la quantità della sua produzione. Decine e decine di quadri che sono il frutto della grande passione che lo caratterizza da sempre.
La storia di vita e artistica di Luna é davvero particolare. La sua professione é quella di parrucchiere per uomo, ma in realtà “vive” per la pittura.
Il suo salone, nella zona di piazza Roma, è una piccola galleria d’arte, con alcuni dei suoi quadri sparsi dappertutto. Luna è stato spinto a dipingere dal nonno, che ne aveva intuito le capacità.
Dopo il suo trasferimento a Catanzaro, quando aveva 15 anni, ha fatto l’incontro che ha dato una svolta alla sua vita. Ha conosciuto, infatti, Gioacchino Lamanna, uno dei pittori più noti della storia di Catanzaro, scomparso di recente, che è stato il suo maestro d’arte e di vita.
“Il mio rapporto col maestro Lamanna – racconta Luna – è stato davvero speciale. L’ho conosciuto tramite un amico, che era sua nipote, e mi sono legato a lui da quando l’ho visto dipingere. Da quel momento é diventato per me ‘zio Gioacchino’. Ho provato ad emularlo ed a quel punto ho scoperto il mondo affascinante della pittura. Lui, sin dall’inizio, ha seguito costantemente il mio percorso artistico, dandomi suggerimenti preziosi. Per me ha rappresentato una guida preziosa, artistica e nella vita”.
Luna, quando gli si chiede cosa rappresenti per lui la pittura, quasi si commuove. “Dopo tanti anni – dice – io mi sento ancora un appassionato della pittura, che rappresenta per me una grande motivazione ed un impegno di vita. Quando sono davanti ad una tela e mi accingo a realizzare un quadro provo una sensazione fortissima. In quel momento mi estraneo dalla realtà circostante ed entro in un mondo tutto mio, affascinante ed emotivamente molto coinvolgente. E quello che mi interessa non é il successo, ma appagare la mia ispirazione ed il mio amore per la pittura”.
Un appagamento che per Luna, presumibilmente, malgrado i tanti anni trascorsi con il pennello in mano, non arriverà mai. “Nella pittura – dice – c’é sempre da imparare e non si arriva mai ad un punto definitivo. Ogni giorno c’é una nuova scoperta da fare, una ‘sensazione’ da cogliere e mettere su tela. Perché la pittura é questo: avere la capacità di capire e rappresentare i momenti più belli e le emozioni più intense della vita”.
(ANSA)