Si terrà oggi, 20 aprile alle 10.00 la prima sessione lametina nei dieci anni del Festival Nazionale di Diritto e Letteratura “Città di Palmi”, diretto da Antonio Salvati.
Una kermesse che nel 2023 celebra il decimo anniversario e che ha visto negli anni il coinvolgimento di intellettuali, letterati, giuristi messi in dialogo sui temi sempre attuali della giustizia e della legalità. Il tema scelto per il decennale è “Uno vale uno? Diritto, letteratura e democrazia” e verrà inaugurata dalla sezione “On the Road”, destinata agli studenti delle scuole superiori.
L’incontro lametino, patrocinato dall’assessorato alla Cultura e dall’Ordine degli Avvocati di Lamezia, verrà ospitato nella sala Morabito dell’ITE “Valentino de Fazio” e sarà introdotto dai saluti della Dirigente Scolastica, dr. Simona Blandino, e dalla referente del Festival, l’avv. Mimma Sprizzi. Presenzieranno il Sindaco Paolo Mascaro, l’assessore alla Cultura Giorgia Gargano e Il presidente dell’Ordine degli Avvocati Giuseppe Pandolfo.
La lezione/ dibattito verrà condotta dal dr. Michele Andronico, esperto in Formazione, su un tema di grande attualità: “Quando la democrazia vuol riscrivere la storia: il caso cancel culture”.
Alla base del Festival c’è l’idea della necessità di interrogarsi in forme letterarie sui grandi e piccoli temi del diritto. Per dirla con gli organizzatori: “Il Diritto è chiamato a giocare fuori dalla sua comfort zone: deve, cioè, saper essere invenzione nel senso terminologico classico di inventio chiarito da Paolo Grossi, e quindi riuscire a percepire le pulsioni, i bisogni e le esigenze della società per coniugarle in precetti orientati dalle preziose coordinate dei valori costituzionali. Comprendere il presente per regolare un futuro totalmente inimmaginabile dai legislatori almeno degli ultimi cento anni.
La Letteratura, in questa ottica, si presenta con ancora più evidenza come ancella e supporto indispensabile del Diritto. A lei, e all’Arte in generale, spetta il compito fondamentale di prefigurare paure, scenari, emozioni, pericoli che possano orientare le Regole, le Norme, le Leggi del futuro. Senza questo apporto, il Diritto corre il rischio di tornare a essere mera scienza tecnica, sazia solo del suo essere legittima sul piano formale, con un salto all’indietro nel tempo che spaventa almeno quanto gli universi distopici di Orwell, di Huxley, di Stephenson e di autori insospettabili come Corrado Alvaro: alcuni degli ospiti virtuali, e non è un gioco di parole, delle giornate del Festival 2023”.