Sarà presentato a Roma domani giovedì 20 aprile alle ore 18, presso la biblioteca generalizia del centro studi storici PP. Barnabiti in piazza Benedetto Cairoli, 117 a Roma il libro di Mirella Muià ‘La porta aperta dell’orizzonte. Storia di un lungo viaggio’. Edito da Bit Culturali, è un libro autobiografico che offre ai lettori una storia che scalda il cuore e lo apre alla speranza.
L’autrice, nata a Siderno (Rc), è emigrata con la sua famiglia, nei primi anni dell’infanzia, nella città di Genova. Nel capoluogo ligure si è laureata in Lingue e letterature straniere.
Partita per la Francia, dopo aver conseguito alla Sorbona il dottorato in Letteratura tedesca, nella prestigiosa università parigina si è dedicata alla ricerca. Dopo circa vent’anni ha lasciato la capitale francese per ritornare in Calabria, dove attualmente vive in un antico eremo a Gerace (Rc).
Nel libro ‘La porta aperta dell’orizzonte’ Mirella Muià racconta il suo straordinario e difficile viaggio sui sentieri della vita, lungo i quali ha incontrato volti e ha vissuto gioie e sofferenze che le hanno permesso di compiere scelte coraggiose. Un percorso segnato da un impegno costante nell’affermazione di quegli ideali che sono alla base di una società più giusta nella quale gli ultimi, i poveri, gli indifesi possano essere accolti come fratelli.
Un cammino lungo e complesso che, dopo ben 25 anni di ateismo, ha condotto l’autrice a riaprire il dialogo con Dio e a compiere una scelta radicale consacrandosi monaca eremita. ‘La porta aperta dell’orizzonte’ offre anche l’opportunità di riflettere, come ha sottolineato Diego Pirozzolo in un suo articolo (Mirella Muià, in un libro la sua storia), ”sulle infinite possibilità che l’esistenza ci presenta”.
Alla presentazione del libro interverranno: Diego Pirozzolo (moderatore), Gerardo Ferrara (relatore), Raffaele Di Pietro (relatore), Marta Bandini (relatrice) e Roberta Barbieri che leggerà alcuni brani tratti dal libro. Nella stessa serata sarà presentato il dipinto dell’artista Davide Stasino ‘Tra luce e ombra’.
L’opera, liberamente ispirata alla storia di Mirella Muià, ”rende immagine il momento della scoperta di sé -dichiara Marta Bandini- il passaggio in cui soffusamente si mostra a noi un nuovo orizzonte, delineando la forma di un volto quasi etereo che dall’ombra, attraverso macchie e colore, investe la forma, si fa essenza”. Davide Stasino ha già al suo attivo numerose mostre in importanti istituzioni pubbliche e private.
Tra le ultime sue creazioni ‘Crucifixus’, un’imponente raffigurazione del corpo di Cristo che emerge dalle tenebre. Sul dipinto ‘Tra luce e ombra’ relazionerà, alla presenza dell’artista, Marta Bandini. Nel corso della serata il musicista Pietro Gioia eseguirà con la sua tromba alcuni brani musicali.