L’azione di contrasto intrapresa da tempo dal Sindaco Franz Caruso e dall’Amministrazione comunale al diffuso fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e ad ogni altra forma di attività, da parte dei cittadini, tesa a mettere a rischio il decoro urbano, viene ora a sostanziarsi con l’adozione, da parte del primo cittadino, di un’ordinanza contingibile ed urgente che va proprio nella specifica direzione della tutela della vivibilità e del decoro urbano. Il provvedimento del Sindaco Franz Caruso è stato adottato, su proposta del Dirigente del settore Ambiente e Decoro Urbano Giovanni Ramundo, in considerazione della rilevata presenza, all’interno del territorio comunale, di terreni incolti per i quali i proprietari tralasciano qualsiasi intervento di manutenzione con la conseguente crescita non controllata di vegetazione spontanea. E’ stata, inoltre, accertata la presenza, sul territorio, di aree private che confinano con strade comunali o vicinali che impediscono una corretta visuale con conseguente pericolo per la viabilità, a causa della mancata regolazione di siepi o potatura di alberature sporgenti oltre il ciglio stradale. Anche all’interno di zone residenziali – viene fatto rilevare nell’ordinanza del Sindaco – sono presenti lotti inedificati o fabbricati in costruzione o non ancora ultimati, i cui proprietari o responsabili di cantiere non eseguono la dovuta pulizia ed il taglio della vegetazione infestante.
Per le situazioni riscontrate, si è ritenuto di adottare il provvedimento contingibile ed urgente al fine di scongiurare la proliferazione di animali in genere ed in particolare di ratti, serpi ed insetti nocivi, come la zanzara tigre, che facilmente completano il loro ciclo vitale nei luoghi con accumuli di materiale vegetale. A questo si aggiunga – viene ancora sottolineato nell’ordinanza – che l’abbandono di rifiuti e l’incuria possono creare problemi di igiene, di salute pubblica e di rischio per la propagazione di incendi con conseguente grave pregiudizio per l’incolumità delle persone, dei beni e del decoro urbano, senza contare che tali circostanze producono altresì un danno all’immagine del territorio e che al fine di evitare inconvenienti di carattere igienico – sanitario, devono essere tenute sotto controllo, attuando una accurata pulizia delle aree incolte e dei lotti di terreno non ancora edificati, con particolare riguardo alle aree poste in prossimità di abitazioni. Per queste ragioni, il Sindaco Franz Caruso ha, con effetto immediato, intimato ai proprietari, conduttori e detentori a qualsiasi titolo di aree verdi urbane incolte; ai proprietari di case ed edifici in genere, anche non utilizzati o in stato di abbandono; agli amministratori di stabili con annesse aree a verde; ai responsabili di cantieri edili e stradali; ai responsabili di strutture turistiche, artigianali e commerciali con annesse aree pertinenziali; ciascuno per le rispettive competenze, di procedere agli interventi di seguito elencati, che dovranno comunque essere effettuati entro il 30 giugno di ciascun anno, mantenendo, inoltre, per tutto il periodo estivo, la perfetta pulizia e manutenzione dei luoghi.
In particolare gli interventi elencati nell’ordinanza del Sindaco riguardano:
1. il taglio dell’erba e della vegetazione in genere e la rimozione del materiale di sfalcio;
2. la regolazione delle siepi, il taglio di rami delle alberature e conseguente rimozione delle ramaglie e dei rifiuti, nelle aree private site nelle vicinanze di abitazioni, ed in particolare nelle aree private prospicienti o che aggettano su strade ed aree pubbliche o di uso pubblico, a tutela della viabilità e della fruizione della stessa, anche al fine di non coprire la segnaletica stradale;
3. la pulizia delle aree e rimozione di rifiuti dalle aree e dai fabbricati, soprattutto per quelli in stato di abbandono;
4. la chiusura stabile di accessi, con mezzi e materiali idonei allo scopo, di finestre e varchi di qualsiasi genere presenti in edifici abbandonati.
Per i trasgressori l’ordinanza prevede l’applicazione di una serie di specifiche sanzioni, salvo che le violazioni non costituiscano più grave reato.