“Ecco che cosa ho pensato: affinché l'avvenimento più comune divenga un'avventura è necessario e sufficiente che ci si metta a raccontarlo” - Jean-Paul Sartre
HomeCalabriaCatanzaroSede Anpal a Lamezia? Capellupo: "Ennesimo tentativo di spoliazione nei confronti di...

Sede Anpal a Lamezia? Capellupo: “Ennesimo tentativo di spoliazione nei confronti di Catanzaro”

“C’è da restare basiti, a leggere la tabella contenente le unità territoriali di Anpal Servizi S.p.A., la società del Ministero del lavoro a totale controllo pubblico, che opera nel campo delle politiche attive del lavoro e che dallo scorso giugno ha assunto la denominazione di “Sviluppo Lavoro Italia S.p.A.”.

Su un totale di sedici unità territoriali, tutte hanno sede in altrettanti capoluoghi di regione. Per quattro di esse, tuttavia, sono in corso le gare per il reperimento di nuovi locali in cui allocare gli uffici. Ciò che lascia appunto basiti è che, nel caso della Calabria, caso unico, l’indagine esplorativa del mercato immobiliare è indirizzata su Lamezia Terme. Segno evidente che Anpal sarebbe orientata a trasferire nella Città della Piana la propria unità territoriale, attualmente collocata a Catanzaro in via Massara. Se ciò avvenisse, ribadisco, sarebbe l’unico caso in Italia in cui la Società a controllo pubblico non avrebbe più sede nel capoluogo di regione.

Duole enormemente dover ancora una volta denunciare l’ennesimo tentativo di spoliazione istituzionale ai danni della nostra città. Duole perché ogni volta che tali circostanze si sono verificate, la reazione ha avuto inevitabilmente il sapore della guerra di campanile o, peggio, della guerra fratricida tra poveri. Purtroppo però non è possibile tacere, perché non è tollerabile che si alteri un impianto istituzionale acclarato e senza che vi sia una motivazione plausibile. Non è tollerabile che si pensi che sulla pelle di Catanzaro si possa giocare a piacimento e secondo logiche del tutto arbitrarie.

Anpal, oggi Sviluppo Lavoro Italia, possiede un rilevante ruolo di cerniera tra Stato e Regioni, nel campo del lavoro e delle politiche attive. A sancire il ruolo di “trait d’union”, tra la società e le regioni italiane, la previsione di un allargamento del consiglio di amministrazione della stessa società che, nel ridisegno organizzativo della società, sarà composto da cinque membri di cui uno nominato dalla Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome. Un rapporto di vicinanza alle realtà regionali nel campo delle politiche del lavoro considerate, non a torto, fattore strategico di crescita sociale ed economica dei territori e del Paese nel suo insieme.

Siamo costretti quindi a denunciare, anche stavolta, il tentativo di depredare il Capoluogo di Regione a opera di un soggetto, autorevole e di rilievo nazionale, chiamato ad una forte interazione con la Regione Calabria in relazione al tema strategico delle politiche attive del lavoro. Preoccupati, ci domandiamo se tale evoluzione sia nota al presidente della Giunta Regionale Occhiuto e se appaia logica ed in linea con il rinnovato quadro normativo che ha riguardato la Società pubblica”.

E’ quanto si legge in una nota del consigliere comunale di Catanzaro, Vincenzo Capellupo.

Articoli Correlati