Il Tribunale di Reggio Calabria ha riconosciuto il diritto di un lavoratore alla conciliazione fra il lavoro e l’assistenza a propri parenti disabili.
Infatti, il Settore “Lavoro e Previdenza” della Seconda Sezione Civile ha sentenziato a favore di un lavoratore contro l’Europol, accogliendo il ricorso del dipendente contro l’azienda attiva nel comparto della vigilanza.
“Il Tribunale di Reggio Calabria accoglie il ricorso e, per l’effetto, condanna il resistente, in persona del legale rappresentante p.t. all’adozione di tutti i provvedimenti necessari a garantire l’esonero del ricorrente dall’espletamento di lavoro notturno nonché l’assegnazione del dipendente presso la località di lavoro sita nel Comune di Melito di Porto Salvo. Compensa le spese di lite” si legge nel dispositivo.
“Il ricorso risulta fondato. Come evincibile dalla ricostruzione dei fatti, il thema decidendum attiene al riconoscimento del diritto all’esonero dal lavoro notturno del dipendente che assista un familiare in condizione di disabilità riconosciuta ex l. 104/92 nonché all’assegnazione di una sede di lavoro vicina al domicilio del soggetto disabile ex art. 33, comma 5, l. 104” è un altro estratto delle sette pagine di sentenza.
Ad esprimere soddisfazione sono l’avvocato Caterina Gioè, che ha curato gli aspetti giuridici della vertenza, e la segretaria della Uiltucs Sabrina De Stefano, che si è subito schierata a fianco del lavoratore raccogliendone il suo disagio e che l’ha seguito in questa battaglia legale vinta.
“Il ricorso era fondato su due diritti. Il primo è quello del lavoratore di essere esonerato dai turni notturni ai sensi del d.lgs 151/2001 art. 42 e 53 e del D.lgs 115/2003, il secondo è quello all’assegnazione della sede più vicina al domicilio delle persone da assistere ai sensi dell art. 33 co. 5 L. 104/92. Il Giudice del Lavoro di Reggio Calabria ha accolto totalmente il ricorso ritenendolo fondato ed ha condannato l’azienda all’adozione di tutti i provvedimenti necessari a garantire l’esonero del lavoratore dall’espletamento del lavoro notturno, nonché l’assegnazione del dipendente presso la località di lavoro sita nel Comune di Melito Porto Salvo” ha spiegato l’avvocato Gioè.
“Il sacrosanto diritto del lavoratore alla conciliazione fra lavoro ed assistenza a parenti disabili è stato giustamente difeso. Siamo contenti per l’esito di questo ricorso, nel quale abbiamo fortemente creduto sostenendo il lavoratore nell’intraprendere questo contenzioso brillantemente vinto dal nostro avvocato Gioè, non soltanto perché i diritti vanno sempre affermati e perché i disabili vanno sempre sostenuti, ma anche perché quello più generale della conciliazione lavoro-famiglia è uno dei punti fondamentali del nostro impegno sindacale, soprattutto davanti ad un welfare che fa sempre più fatica a soddisfare i bisogni” ha commentato la De Stefano.