E’ una storia che così come viene raccontata e commentata può offrire un nuovo percorso ideale per pensare ad una Calabria che cambia e che parte dal vecchio per promuovere e sviluppare il nuovo in un orizzonte di grande speranza.
Un collegamento che ci sta per intero nel volume “Nonostantetutto, Franco Cascasi: storia di un imprenditore visonario”, scritto da don Ennio Stamile e che in questa presentazione romana riesce a far convergere con la Calabria che vive ed opera nella capitale gli esaltanti effetti delle prime uscite e imporre la stessa attenzione rispetto a quella riservata a Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte Costituzionale, Tommaso Miele Presidente della Corte dei Conti ed Emilio Errigo Generale della Guardia di Finanza presenti all’invito dell’Accademia Calabra a Roma per ritirare l’opera realizzata da Michele Affidato, ideata per riconoscere quanti firmano le pagine più belle della storia del Paese nelle rispettive competenze non solo professionali ed istituzionali ma anche culturali.
Gli ospiti intervenuti al Circolo Antico Tiro a Volo di via Eugenio Vajna, lasceranno la sala notevolmente attratti dal fascino che l’opera di don Ennio Stamile è riuscita a trasmettere nel corso dell’incontro coordinato da Giacomo Saccomanno, presidente dell’Accademia Calabra.
Non è una storia di tutti i giorni e non è la sintesi di un passato triste e avvilente quella raccontata da Franco Cascasi, vibonese, e raccolta da don Ennio Stamile.
E’ certamente una delle pagine più convincenti della Calabria del coraggio e dell’intraprendenza, della capacità di disegnare la volontà e la grande voglia di essere utili alle esigenze di un territorio martoriato da sofferenze e sottocultura. Franco Cascasi – avverte don Ennio Stamile- ha spiegato le sue sfide, il perché ha finito col dare una risposta che rappresenta più che un momento di riscatto per una regione che fa fatica a liberarsi dalla morsa della delinquenza organizzata. E’ evidente che figli attenti e vogliosi di difendere la propria pelle e di quella di tutti, come Franco Cascasi, ce ne sono pochi e non tutti disposti a prendere il coraggio a due mani e imporre la propria idea liberatrice e produttiva per dare una risposta, una speranza, spesso, alla opprimente chiamata della miseria, della rilevante disoccupazione e che risponde alla necessità di interpretare i veri e reali bisogni del cittadino calabrese spesso assuefatto all’imperante sistema del ricatto e della sopraffazione ma spesso mai domo allo strapotere della mafia.
“Accademia Calabra” ha fatto vedere un bel film della Calabria più ostinata e convinta delle sue potenziali risorse che vanno affidate a imprenditori come Franco Cascasi di cui la regione incomincia a contarne qualcuno in più rispetto a ieri.
Ma dietro, forse, c’è anche la vibrante, appassionante e irresistibile storia che ha catturato l’intelligenza di tutti e che porta la firma di Franco Cascasi.