”Mai, mai, mai dimenticare: mai, mai, mai, abbassare la testa. Ho partecipato a Reggio Calabria, come presidente della Commissione anti ‘ndrangheta, alla commemorazione della strage di via d’Amelio nella quale, 31 anni fa, fu ucciso il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta. Sono convinto che bisogna fare memoria sempre più, sfuggendo ogni retorica, e non fare passi indietro ma farne sempre avanti, per rendere più incisivo l’impegno per contrastare le mafie”. Così il Consigliere regionale della Calabria Pietro Molinaro (Lega), presidente della Commissione anti ‘ndrangheta.
”Tutti coloro che sono caduti vittime delle organizzazioni criminali – aggiunge -, sono testimoni che hanno amato e servito la propria terra e la gente per garantire giustizia, libertà e dignità. Affinché la memoria di quelle stragi del ’92 non sia sterile ricordo o burocratico adempimento, ma serva per il presente e per il futuro, occorre continuare con un impegno corale, per ‘sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità’ (Borsellino)”’.
”Mai abbassare la testa, camminare a testa alta e nel quotidiano essere sempre capaci di dire sì all’onestà e alla legalità”, conclude Molinaro.