Il Rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, giovedì 13 luglio 2023 ha presentato alla comunità accademica, in un’aula Gialla gremita e partecipe, il resoconto della prima metà del suo mandato, illustrando con dati e indicatori oggettivi i risultati ottenuti nel primo triennio, confrontando l’Unical di oggi con quella che ha ereditato nel 2019/20. Un percorso che ha portato l’Unical a una crescita a tutto tondo, in termini di reputazione, di numero di iscritti, di qualità della didattica e della ricerca, di organizzazione del lavoro e di apertura al territorio. Il Rettore Nicola Leone ha sottolineato come questi straordinari risultati siano stati raggiunti grazie alla ritrovata coesione della comunità accademica, che ha condiviso strategie e obiettivi, remando tutta nella stessa direzione. Ciò ha consentito di centrare obiettivi ambiziosi, in alcuni casi addirittura prima dei tempi prefissati, realizzando una grande crescita, nonostante il drammatico periodo di difficoltà dovuto alla pandemia che ha assorbito preziose energie e risorse. Il resoconto è stato accolto con grande soddisfazione dalla comunità accademica, che ha applaudito a lungo a fine relazione, considerando l’incontro un importante momento di condivisione, riflessione e valutazione degli obiettivi finora raggiunti e un’occasione per guardare al futuro con fiducia e determinazione, nella consapevolezza del ruolo sempre più rilevante assunto dall’Unical nel territorio.
Ecco una sintesi dei principali argomenti illustrati nel corso della relazione.
Didattica e internazionalizzazione. Il Rettore ha illustrato la revisione dell’offerta formativa dell’Università della Calabria che ha ridato attrattività ai corsi di studio dell’ateneo. Al suo insediamento nel 2019/20, l’Unical registrava infatti un costante calo delle immatricolazioni, che diminuivano, anno dopo anno, da più di un decennio. L’inadeguata numerosità di alcuni corsi causava, peraltro, una perdita per l’Unical di più di 6 milioni di euro annui, in termini di mancati contributi ricevuti dallo Stato. Per affrontare queste criticità, sono stati riorganizzati tutti i corsi di studio, eliminando/accorpando 6 corsi ormai poco richiesti dal mondo del lavoro e con pochissimi iscritti, in favore di 8 nuovi corsi di laurea innovativi e al passo con i tempi. Grazie alla riorganizzazione dell’offerta formativa, l’ateneo ha fatto registrare un significativo aumento nelle iscrizioni, che sono cresciute progressivamente ogni anno, arrivando nel 22/23 a registrare un +11% rispetto al 19/20. E numeri ancora più alti si prospettano per il nuovo anno accademico, visto che la fase di ammissione anticipata 23/24 si è conclusa con uno straordinario +31% di domande rispetto al 22/23 (con un +112% rispetto al 19/20, anno di insediamento del Rettore).
Inoltre, l’Università ha attivato 10 lauree magistrali in lingua inglese, al fine di aumentare l’attrattività per gli studenti internazionali e migliorare la competitività dei laureati sul mercato globale, facendo registrare, per l’a.a. 23/24, ben 9300 domande provenienti da ogni parte del mondo, pari al 603% in più rispetto a quattro anni fa.
Parallelamente, è stata promossa un’ampia azione di mobilità internazionale di docenti e studenti. I risultati di questa grande apertura internazionale hanno favorito la crescita della reputazione dell’ateneo che oggi è presente in tutte le più importanti classifiche di valutazione delle università a livello globale.
Ricerca e reclutamento. Per contribuire a un armonioso sviluppo di tutte le aree scientifiche, un’importante azione dispiegata dall’ateneo è stata l’istituzione di un Fondo a sostegno della ricerca nelle aree disciplinari sociali e umanistiche, ove è minore l’opportunità di finanziamenti statali. Inoltre, tenuto conto che il ruolo di ricercatore è in esaurimento per effetto della legge Gelmini, l’ateneo ha portato avanti negli anni un piano straordinario di reclutamento che consentirà – già entro il prossimo anno – di promuovere a professore associato tutti i ricercatori universitari in possesso di abilitazione scientifica nazionale, garantendo così il riconoscimento del loro lavoro e delle loro competenze nel campo della ricerca scientifica.
Un obiettivo prioritario è stato quello di migliorare la capacità progettuale dei ricercatori e stimolare la loro partecipazione ai bandi competitivi per l’acquisizione di fondi di ricerca. È stata istituita una delega e un ufficio dedicati alla “Progettazione di Ricerca”, volti a supportare e coordinare la partecipazione a bandi competitivi nazionali ed europei, anche con azioni di formazione ad hoc. Per incentivare la partecipazione ai bandi, è stata inoltre assicurata ex ante l’assunzione per chiamata diretta ai vincitori di quelli più prestigiosi. Le azioni messe in campo hanno dato ottimi risultati, attraendo progetti per oltre 100 milioni di finanziamento e reclutando per chiamata diretta vincitori di bandi “Marie Curie”, “Montalcini” ed ERC (European Research Council). Ed è proprio il reclutamento di qualità che il Rettore ritiene la chiave di volta per la crescita dell’università, in quanto garantisce l’eccellenza della ricerca e dell’insegnamento. Per realizzarlo, oltre alla chiamata dei vincitori dei progetti più prestigiosi, l’ateneo ha messo in campo varie azioni, tra cui ben 4 “call” aperte alla comunità nazionale e internazionale, che hanno avuto un’ampissima partecipazione e consentono di reclutare eccellenti studiosi dall’Italia e dall’estero.
Sempre sul fronte del reclutamento, per dare risposta alle legittime aspettative di promozione interna di docenti e personale, nonché alla cogente esigenza di potenziamento dell’organico, si è lavorato alacremente per ampliare le facoltà assunzionali, monitorando e ottimizzando gli indicatori che le determinano. Ciò ha consentito di realizzare un notevole potenziamento dell’organico. Tra i concorsi già espletati e quelli che si concluderanno entro ottobre 2024, dall’inizio del mandato sono ben 287 le nuove posizioni per il personale tecnico-amministrativo (tra assunzioni e progressioni di carriera); mentre arrivano a 443 quelle del personale docente che ha beneficiato anche di piani straordinari ministeriali.
Grande impegno è stato, infine, profuso per il consolidamento dei laboratori di ateneo per didattica e ricerca, l’arricchimento del patrimonio strumentale e il potenziamento delle infrastrutture di ricerca.
A coronamento delle numerose azioni messe in campo sul fronte della ricerca e per le risorse umane, dalla Commissione Europea è pervenuto il conferimento del HRS4R (Human Resources Excellence in Research Award), un riconoscimento posseduto da pochi altri atenei italiani che attesta il pieno rispetto dei principi della «Carta europea dei ricercatori».
Terza missione. Oltre alla ricerca e all’insegnamento, l’Unical si è distinta in questi anni per le attività che ricadono nella cosiddetta Terza missione universitaria, cioè per il proprio impegno nel promuovere l’innovazione e il trasferimento tecnologico, nonché per le numerose attività orientate alla valorizzazione del territorio e alla promozione del benessere della comunità. Tra le iniziative che hanno valorizzato la missione civile e sociale dell’Unical il Rettore Leone ha menzionato il progetto Unical vs. Covid (in cui l’ateneo ha messo risorse e competenze al servizio del territorio per combattere la pandemia), i servizi di formazione degli insegnanti, le attività di orientamento con le scuole e placement con le imprese, nonché l’organizzazione di numerosi eventi culturali, musicali e sportivi nel Campus.
Tra le iniziative di trasferimento tecnologico a più diretto beneficio dell’economia del territorio, spicca invece la nascita dell’Ecosistema dell’innovazione Tech4You, con un finanziamento di 119 milioni di euro per l’innovazione tecnologica e la creazione di start-up e spin-off. Il progetto, guidato dall’Unical, comprende tutte le università di Calabria e Basilicata, il CNR e vari enti e istituti di ricerca, oltre che grandi aziende con sede al Sud. È stata, inoltre, rafforzata la sinergia con il Comune di Cosenza con diversi progetti di collaborazione, tra cui l’apertura di un incubatore di imprese nel centro storico della città che oggi ospita 10 start-up sul turismo culturale.
Servizi agli studenti. Il Rettore Leone ha spiegato come l’Unical abbia profuso un forte impegno nei confronti degli studenti, garantendo loro pienamente il diritto allo studio. L’Unical ha assicurato ogni anno la borsa di studio a ogni studente che possedeva i requisiti di legge, anticipando fondi e arrivando a investire risorse proprie per sopperire alla carenza dei fondi regionali e statali dedicati allo scopo. Inoltre, l’Università ha potenziato significativamente il parco residenziale, aumentando gli alloggi del 30% dall’inizio del mandato del Rettore (da 1.791 posti del 2019 a 2.311 del 2022), arrivando ad utilizzare perfino alcuni hotel pur di offrire l’alloggio agli studenti in tempi congrui. All’Unical tutti gli studenti fuori sede idonei alla borsa di studio hanno così ottenuto l’alloggio. E nel quadro nazionale del caro affitti per gli studenti, l’Università della Calabria si distingue come un esempio virtuoso, al primo posto in Italia in quanto ad alloggi offerti in rapporto agli iscritti in corso, staccando di gran lunga gli altri atenei (16% di posti disponibili contro una media nazionale del 4%). Un primato certificato anche dal rapporto Censis che, anche quest’anno, per la seconda volta consecutiva, pone l’Unical come primo ateneo d’Italia per qualità dei servizi agli studenti.
Strutture e sostenibilità. Grande attenzione è stata posta alla tutela e alla valorizzazione delle strutture e delle infrastrutture, con il potenziamento della banda extra larga (copertura totale di aule, laboratori e uffici con wi-fi 6 entro fine anno), con l’aumento della produzione di energia rinnovabile (+64% rispetto al 2019) e con la riduzione dei consumi elettrici (-11%) e di gas (-8%). Interventi – questi ultimi – che hanno portato un beneficio economico per l’ateneo ma che, soprattutto, rappresentano una concreta azione nell’ottica del perseguimento degli obiettivi di sostenibilità, a salvaguardia dell’ambiente e per il Pianeta.
Si è provveduto, inoltre, alla copertura capillare del campus con un sistema di videosorveglianza, per innalzare il livello di sicurezza di chi vive e lavora nell’ateneo e, soprattutto, a tutela della comunità studentesca. Infine è stata riqualificata e rilanciata l’area del Polifunzionale, cuore storico dell’Unical, dove di recente è stato inaugurato anche un moderno bistrot; è stato avviato un programma per l’eliminazione delle barriere architettoniche e per il ripristino del percorso tattile; e sono in corso di realizzazioni importanti interventi per l’edilizia sportiva che prevedono, tra l’altro, la realizzazione di una Cittadella dello Sport ed il potenziamento degli impianti sportivi dei quartieri, che si aggiungono ai campi da tennis e calciotto recentemente inaugurati nelle residenze Chiodo
Welfare e Parità di genere. Pilastri dell’azione di governance sono stati anche l’attenzione a benessere, inclusività, pari opportunità e sostenibilità, per migliorare l’esperienza di apprendimento degli studenti, creare un ambiente di lavoro positivo e produttivo per il personale accademico e tecnico-amministrativo, e contribuire alla formazione di cittadini responsabili e consapevoli. Tra gli interventi, l’apertura dello Sportello antiviolenza, del servizio di Counseling psicologico, del Luogo del silenzio e di un Baby pit stop per la cura dei neonati. Il Rettore ha sottolineato l’impegno su inclusività e parità di genere, ricordando, tra l’altro, l’attivazione della carriera Alias, l’approvazione, per la prima volta, del “Gender equality plan” e la nomina di molte donne in ruoli apicali della Governance (Direttrice Generale, Prorettrice, Coordinatrice Presidio, 3 componenti donne in CdA).
Comunicazione. Il Rettore Nicola Leone ha puntato, sin dal suo insediamento, a strutturare e potenziare la comunicazione istituzionale, quale strumento essenziale per migliorare la reputazione dell’università e far conoscere e valorizzare sul territorio le iniziative accademiche. Arrivata più volte sulle pagine della stampa nazionale, l’Unical ha saputo dispiegare un piano di comunicazione su una varietà di altri canali: social media, email, news sul portale d’ateneo, eventi e campagne di engagement. Questa massiccia azione comunicativa ha portato, tra le altre cose, al raddoppio dei follower sui social media ufficiali e alla decuplicazione quelli del canale Youtube d’ateneo.
Progetto Unical per la sanità. L’avvio dei nuovi corsi di Medicina e chirurgia TD (Tecnologie Digitali) e di Infermieristica rappresentano una importante e concreta azione dell’Unical verso il miglioramento della sanità del territorio. Il progetto richiederà negli anni a venire grande impegno, ma offrirà enormi opportunità per gli studenti e significativi benefici all’università. Dati alla mano, il Rettore ha evidenziato che il ritorno per l’Unical sarà ben superiore agli investimenti in termini di finanziamenti pubblici, soprattutto grazie alle maggiori entrate che si otterranno dallo stato sulla voce del Costo standard per studente in corso. Ma secondo il Rettore Leone, a motivare il progetto deve essere soprattutto la consapevolezza che a 1.000 giovani calabresi potrà essere offerta l’opportunità di studiare in Calabria Medicina e Infermieristica, nonché la spinta a contribuire al miglioramento della sanità del territorio e alla riduzione della migrazione sanitaria. I benefici per la sanità sono già tangibili grazie al reclutamento di professori medici, attraverso le call internazionali che stanno riscuotendo uno straordinario successo di adesioni (272 domande nella sola call di maggio). Inoltre, partecipando a bandi competitivi, l’ateneo ha già acquisito strumentazioni mediche d’avanguardia che ha condiviso con la sanità pubblica per attività di formazione, ricerca e assistenza, come il robot chirurgico “Da Vinci” già messo a disposizione dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza e attualmente utilizzato per diversi interventi che risparmiano ai pazienti costose e disagevoli trasferte fuori regione.
Governance. Sul fronte dell’organizzazione del sistema di governo dell’ateneo, è stato riformato il meccanismo di elezione del Senato Accademico, superando il meccanismo del doppio voto che non garantiva piena trasparenza alle procedure e aveva alimentato tensioni tra i Dipartimenti. Il nuovo meccanismo ha, invece, garantito la rappresentanza a ciascun Dipartimento dell’ateneo e ha azzerato i conflitti pre e post elettorali del passato. Inoltre, è stato mantenuto l’impegno assunto nel programma elettorale di assicurare la presenza di un rappresentante del personale tecnico-amministrativo nel Consiglio di Amministrazione e di attribuire alla categoria un maggiore peso nel voto per l’elezione dei futuri rettori (il peso elettorale è stato aumentato anche per gli studenti). Sono state, infine, istituite le “commissioni senatoriali”, che hanno consentito di istruire approfonditamente le pratiche prima del Senato, lasciando ampio spazio al confronto e alla discussione. Anche grazie alle commissioni, che hanno consentito di superare ex ante eventuali divergenze, il 100% delle proposte sono state approvate negli organi, con un’altissima percentuale di unanimità, superiore al 99% per i docenti.
Inoltre, per un’organizzazione più efficiente dell’assetto organizzativo si è provveduto a un miglioramento dell’azione tecnico-amministrativa, alla riorganizzazione delle strutture, a realizzare un piano di formazione pluriennale del Pta, alla dematerializzazione di importanti processi e alla regolamentazione dello smart working,
Conclusioni. Il Rettore Leone ha ringraziato i componenti degli organi di governo, i delegati e i direttori di dipartimento, il cui spirito collaborativo e costruttivo ha consentito di lavorare uniti nell’interesse dell’ateneo. Ed ha espresso un plauso per tutti i componenti della comunità, studenti, docenti, personale tecnico-amministrativo dell’Università della Calabria per il loro impegno e dedizione nel raggiungimento degli obiettivi della governance, sottolineando l’importanza della collaborazione e della sinergia tra tutti gli attori dell’ateneo che ha consentito all’Unical di raggiungere risultati straordinari di cui ciascuno può essere orgoglioso per avervi contribuito.