Nel corso dell’ultima seduta della Commissione “Servizi al Cittadino”, svoltasi il 6 luglio scorso, è stata accolta all’unanimità dai presenti la proposta di istituire il “Consiglio dei Giovani”.
L’iniziativa è partita nei Bocs Art di Cosenza nella Giornata Europea dei Giovani (14 maggio 2023), durante la quale, alla presenza di alcuni consiglieri comunali, un gruppo di giovani ha fatto un interessante intervento e ha chiesto un loro maggiore coinvolgimento nell’amministrazione della cosa pubblica.
Sono ormai diversi anni che si parla di integrare i giovani in maniera attiva nella vita politica e istituzionale della nostra città, ma finora non si sono visti risultati. Per questo motivo, ho lanciato la sfida per la nascita nella nostra città di un Consiglio dei Giovani e ho invitato il gruppo dei ragazzi in Commissione. Salvatore Giordano, Angelo Celico, Michela Celico, Marco Bartoletti e Mattia Barletta hanno accettato l’invito e hanno presentato una bozza del Regolamento Istitutivo del Consiglio Comunale dei Giovani, che dovrebbe essere un organo di ausilio per il Comune bruzio in fatto di politiche giovanili. Lo scopo è quello di sensibilizzare alla rappresentanza democratica e avvicinare alle Istituzioni i giovani, rendendoli finalmente parte della vita sociale, politica e amministrativa della nostra Città.
«Teniamo molto a questo progetto», hanno dichiarato i ragazzi, «da anni se ne parla, ma si fatica in tutta Italia ad attuarlo, anche se in alcune Regioni sono stati erogati dei fondi per sviluppare progetti simili».
La bozza del Regolamento, redatta da Salvatore Giordano, Marianna De Cicco e Ilaria Chiodo, è composta da oltre 50 articoli che dovranno disciplinare il Consiglio dei Giovani. Sarà ora sottoposto al voto ufficiale in Consiglio Comunale.
Con questo progetto, intendo ribadire ancora una volta, come già fatto per l’istituzione della Consulta Intercultura, grazie al sostegno del Circolo culturale Giuseppe Saragat, l’importanza
della partecipazione alla vita comunale. Partecipare, fare, lottare, affinché la disaffezione alla politica non diventi la regola per i giovani.