Lo sviluppo di Gioia Tauro e’ uno dei punti della vertenza Calabria. Il porto e’ in crescita, ma il presidente dell’autorita’ portuale Andrea Agostinelli denuncia un’eccessiva conflittualita’ sindacale. “Dobbiamo dire – commenta Sposato – che Gioia Tauro ha aumentato i volumi di traffico. Non credo che sia successo solo per opera dello Spirito Santo. Credo che l’abbia fatto perche’ ci sono tanti lavoratori che sono li’ tutti i giorni a lavorare. Se c’e’ una crescita, non e’ che, con tutte le doti che puo’ avere il presidente Agostinelli, questo sia dovuto solo lui, ma anche al lavoro che stanno facendo i lavoratori e sindacati. Se c’e’ una conflittualita’ si risolva quella conflittualita’. Il sindacato – sottolinea – fa il suo mestiere in una realta’ che sta aumentando la produttivita’. Poi ci sono questioni che attengono ai diritti dei lavoratori. Noi siamo quelli che hanno aiutato il porto a decollare. Non bisogna essere allergici al fatto che qualcuno ponga questioni contrattuali”. Oggi si parla del rigassificatore da realizzare a Gioia Tauro.
“Abbiamo avuto una posizione storicamente favorevole – dice Sposato – abbiamo detto che poteva essere un’opportunita’, ma non crediamo che in questo momento il fattore principale per lo sviluppo del porto di Gioia Tauro possa essere il rigassificatore. Bisogna puntare sulle aree retroportuali per introdurre filiere produttive anche con la partecipazione pubblica. Bisogna intercettare attivita’ che si stanno rilocaliizando in Italia per la vicenda internazionale. Cogliamo il momento. Se le aziende che erano prima all’estero stanno tornando in Italia, vediamo di fare un piano industriale nazionale che riguardi anche la Calabria e le zone portuali inserite nella Zona economica speciale, come Corigliano, Crotone, Vibo e anche la zona aeroportuale di Lamezia Terme. Parlare solo del rigassificatore nel momento in cui si sta facendo un grande progetto per accelerare la transizione energetica secondo me e’ una miopia politica. Fra l’altro il governo ha proposto di fare rigassificatori galleggianti che non avrebbero un grande impatto ambientale. Credo che quest’ultima sia la posizione migliore”.