di Roberta Mazzuca – Avvenuta questa mattina, presso la Sala Giunta dell’Ufficio di Presidenza della Provincia di Cosenza, la firma della Convenzione di ricerca per la redazione del Piano Strategico e del Programma delle Azioni del Contratto di Fiume Crati. Una convenzione, quella siglata tra la presidente della Provincia Rosaria Succurro e il direttore del Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra (DIBEST) dell’Università della Calabria, il professor Giuseppe Passarino, che segna la vigorosa ripresa delle attività del processo partecipativo denominato “Verso il Contratto di Fiume Crati”, prima esperienza strutturata in Calabria. Quest’ultima, avviata già nel 2015 con la sottoscrizione del Protocollo di Intesa del Fiume Crati, ha visto coinvolti, nell’ottica della cooperazione e della sensibilizzazione, numerosi stakeholders, pubblici e privati, e conta oggi 78 soggetti aderenti.
Ciò che ha avuto luogo questa mattina, dunque, è la ripresa di un percorso già avviato, per compiere “un primo passo di tanti altri che verranno”. “Il progetto del Contratto di Fiume che viene firmato oggi con la Provincia è un primo passo per cominciare ad analizzare il fiume Crati e l’ecosistema ad esso intorno e poter successivamente intervenire”, afferma Passarino. E prosegue: “È un primo passo importante di una procedura molto lunga che ha attraversato diverse consiliature, ma da qui cominciano le attività dei nostri professori per poter stabilire quali siano gli interventi da fare. Come tutti i primi passi, è quello fondamentale”. Tra i professori interessati anche Salvatore Critelli, “uno degli scienziati, secondo il ranking stilato da Research.com, tra i migliori al mondo nel suo settore”. Prima fase del processo stabilire quelli che saranno gli interventi successivi, e in questo “l’Università della Calabria assicurerà tutto ciò che sarà necessario per quello che verrà dopo, sia dal punto di vista geologico che da quello ecologico”, conclude il Direttore.
“Una giornata importante, perché è quella che avvia la firma della sottoscrizione del Contratto di Fiume, dove la Provincia mette insieme e coordina una serie di attori principali che faranno sì che questa esperienza diventi la prima in Calabria”, afferma la Presidente. Tutela e salvaguardia del territorio i temi cari alla Provincia nelle parole di Rosaria Succurro, che intende spendersi quotidianamente nel preservare e difendere i tesori naturali di cui la provincia dispone.
Un patto e una convenzione, dunque, di estrema importanza per l’Italia intera, ancor di più in questo preciso momento storico. L’asse, il baricentro del Crati è, infatti, correlato alla ripresa di un progetto nazionale, quello dei fondi geologici: “La Regione, che è sempre stata assente, finalmente ora è partita con una convenzione che tocca tutto il bacino di fiume Crati, per cui rappresenta una visibilità a livello nazionale importante”, sottolinea il Dipartimento. In più, approvata una seconda convenzione dell’Unical con Italferr per la TAV Salerno-Reggio Calabria, che dovrebbe tagliare anche in questo caso tutto l’asse del Crati per l’Alta Velocità Ferroviaria. Il Crati, insomma, come elemento ricorrente. Anche nel progetto che ha visto l’Unical seconda in Italia sugli ecosistemi innovativi, ad esempio, molte attività si basano sui temi che saranno poi i progetti di piano del Crati. “Scientificamente il Crati è la nostra palestra”.
Filosofia dei Contratti di Fiume quella di coinvolgere massivamente le comunità che vivono nei territori e che collaborano nelle scelte con le istituzioni, non subendo ma condividendo l’attenzione al territorio. Partecipazione che sarà favorita anche attraverso il sito in allestimento, “per creare dei momenti e delle consultazioni via web”. Un’ottica partecipativa e un livello di conoscenza accentuato da chi il territorio lo vive: questi i punti-chiave su cui la Provincia investe nel dare avvio a questo performativo progetto.