di Paolo Ficara – Ore intense e decisive per il futuro della Reggina. L’intenzione di cedere la società, annunciata lo scorso 21 giugno dall’attuale proprietà, potrebbe maturare a breve. Ovviamente a condizioni diverse, rispetto a quelle auspicate dagli uscenti dieci giorni addietro, causa parere negativo della Covisoc circa l’iscrizione in Serie B.
La proprietà subentrante dovrebbe innanzitutto accollarsi l’onere di versare i circa 750.000 verso l’Erario. Oltre a questo passaggio fondamentale, dovrebbe lavare un’immagine sporcata da comunicati arroganti e tronfi, traboccati da febbraio fino a poche ore fa, verso le istituzioni nazionali. Presentandosi con umiltà in Federcalcio. E forse porgendo le scuse del caso ad Andrea Abodi, ministro dello Sport.
Espletati questi passaggi economici e politici, si resterebbe in fiduciosa attesa fino a venerdì 7 luglio. Giorno in cui il Consiglio Federale si pronuncerà sul ricorso della Reggina. Stabilendo se è dentro o fuori, con la seconda ipotesi che comporterebbe almeno un mese di ricorsi e tensioni.
Un passo alla volta. Gli avvocati delle rispettive parti sono al lavoro. Ci sono un paio di potenziali soggetti – non è chiaro se da soli o più probabilmente in gruppo – interessati a subentrare, con uno dei due si può arrivare a dama entro il 5 luglio. Resisti, Reggina.