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Reggina: lo strano caso degli incentivi all’esodo

Un totale stato di reale incertezza accompagna il destino della Reggina, in attesa del pronunciamento della Covisoc circa la domanda d’iscrizione al campionato di Serie B 2023/24. Il sodalizio di via delle Industrie non ha ottemperato al versamento di circa 750.000 euro, corrispondenti al famoso 5% da corrispondere all’Erario.

Stando all’omologa, ci sarebbe tempo fino al 12 luglio. Ma il provvedimento non impediva certo di provvedere prima. Secondo il cronoprogramma scandito dal Tribunale di Reggio Calabria ci sarebbero stati 120 giorni di tempo, quindi fino al 10 ottobre 2023, per corrispondere gli incentivi all’esodo agli ex calciatori amaranto svincolati con tale formula. Andiamo a leggere insieme cosa recita l’omologa:

“Il debito verso persone per incentivo all’esodo non aderenti all’Accordo, pari a 651.304 euro, verrà estinto dalla Società nei termini di cui all’art.57 comma 3 CCII, mediante ricavi dell’attività corrente e risorse fornite dalla Enjoy srl”.

Come confermato al Dispaccio dagli agenti di alcuni calciatori aventi diritto a tale incentivo all’esodo, le somme previste secondo l’Aic – e quindi secondo la Figc – entro il 20 giugno, sono state versate. Altre somme andranno saldate entro agosto. Per il Tribunale, ribadiamo, ci sarebbe stato tempo fino ad ottobre.

p.f.

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