La Giuria internazionale del Premio per la Cultura Mediterranea – Fondazione Carical, presieduta da Mario Bozzo, a seguito di un impegnativo processo di analisi e di selezione ha definito la terna delle opere e delle personalità che concorrono all’assegnazione dei riconoscimenti previsti dal bando della XVII edizione, che avrà il suo momento conclusivo nella Cerimonia del 29 settembre presso il Teatro Rendano di Cosenza.
Questi i finalisti:
Sezione Società Civile “Giustino Fortunato”: Mahi Binebine (scrittore e pittore marocchino) – Simone Perotti (Scrittore e giornalista) – Zara Tofigh (avvocata iraniana, attivista per i diritti umani);
Sezione Scienze dell’Uomo “Luigi De Franco”: Maurizio Ambrosini (sociologo) – Juan Luis Arsuaga Ferreras (paleoantropologo spagnolo) – Cristiana De Filippis (matematica);
Sezione Narrativa “Saverio Strati” (4 le opere finaliste): Lo scafista di Stéphanie Coste (La Nave di Teseo); La Presidente di Alicia Giménez-Bartlett (Sellerio); L’ultimo uomo bianco di Mohsin Hamid (Einaudi); Questa bruma insensata di Enrique Vila-Matas (Feltrinelli);
Sezione Cultura dell’Informazione: Lucio Caracciolo (giornalista e Direttore di Limes) – Ece Temelkuran (giornalista e attivista turca) – Mario Tozzi (geologo e divulgatore scientifico).
Sezione Traduzione: Susanna Basso – Barbara La Rosa Salim – Maria Elena Liverani.
I vincitori dell’edizione 2023 saranno individuati in una prossima riunione della Giuria e saranno proclamati durante la cerimonia di premiazione.
La Giuria Scolastica, composta da circa 400 studenti di istituti calabresi e lucani, cui sono affidati i lavori per la Sezione Narrativa Giovani che premia un’opera prima, ha già decretato come vincitore Giovanni Di Marco, autore del romanzo L’avversione di Tonino per i ceci e i polacchi (Baldini + Castoldi).