Il consigliere regionale del Pd Raffaele Mammoliti, ha depositato una interrogazione a risposta immediata per chiedere al presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto, “quali ed urgenti iniziative intenda porre in essere per porre rimedio al disastro ambientale verificatosi in seguito allo sversamento di percolato dalla discarica di Scala Coeli (Cosenza) nei corsi d’acqua ed in mare”. L’interrogazione arriva in considerazione che sono trascorsi 5 giorni dall’incidente che ha causato la fuoriuscita di una enorme quantità di percolato e non si conoscono ancora le misure intraprese per aspirarlo dal fiume.
Mammoliti nell’interrogazione ricorda che c’è una indagine in corso e che la discarica è stata sequestrata, e che per evitare che una quantità ancora maggiore di percolato raggiungesse il mare, è stato creato un argine artificiale per fermare il corso del torrente Patia ed “il blocco del corso dell’acqua ha determinato, però, un accumulo di percolato lungo 6.000 metri del torrente Patia con un’acqua nera e ristagnante dall’odore acre che viene percepita in tutta la valle del Nicà e con il serio ed imminente rischio di inquinare le falde acquifere presenti”.
“La regione Calabria – aggiunge il consigliere regionale – il 24 giugno ha diffidato Bieco s.r.l., dandone comunicazione anche alla Procura della Repubblica di Castrovillari, affinché intraprenda con la massima urgenza ogni iniziativa possibile, con gli oneri finanziari a proprio carico, per interrompere la fuoriuscita di percolato e per ripulire i corsi d’acqua contaminati dagli sversamenti degli ultimi giorni”.
Tuttavia, sottolinea Mammoliti,” da quanto è dato sapere, però, le attività di bonifica della Bieco procedono a rilento, sabato, infatti, erano state solo 4 le autobotti impiegate e nella giornata di domenica solo una”. Lunedì mattina sono arrivate circa 15 autobotti, ma dalla regione Calabria fanno sapere che non hanno ancora ricevuto alcun piano di bonifica dalla Bieco così come era stato stabilito nell’incontro avvenuto sabato 24 giugno.
In quell’occasione, ricorda Mammoliti, “il dipartimento regionale ha specificato che l’intervento deve essere a spese dell’azienda e che la regione Calabria avrebbe agevolato la bonifica autorizzando lo smaltimento del percolato presso la Iam di Gioia Tauro (l’unica in Calabria che può smaltire una tale quantità di materiale) anche fino a 50 autobotti al giorno”.