Tonino Guarasci è stato rieletto presidente del Circolo culturale rossanese. La riconferma è avvenuto al termine dell’assemblea dei soci tenutasi il 16 giugno nei locali della sede del Circolo nel centro storico di Rossano.
Al termine dei quattro anni di presidenza previsti dallo statuto del sodalizio, Guarasci ha presentato ai soci le molteplici attività svolte in campo culturale e sociali dal Circolo, gli interventi sulla sede sociale e le migliorie apportate a strumentazione ed arredi.
“Il Circolo è divenuto uno spazio culturale di riferimento non solo per Rossano, ma per tutto il contesto territoriale – ha affermato il presidente Guarasci nella sua relazione. Coordinare e gestire oltre trenta manifestazioni all’anno nei nostri locali non è cosa semplice.
Non vanno dimenticate neppure i due corsi di filosofia tenuti dal professore Filareto presso la sala rossa di palazzo San Bernardino e le varie collaborazioni con le scuole ed altre associazioni della Città – ha continuato il presidente. Certo non è tutto merito mio, ma di tutti coloro che mi sono vicini ed è a loro che va il mio ringraziamento personale e dei soci tutti, così come è d’obbligo ringraziare coloro che gratuitamente hanno allietato le nostre manifestazioni con la loro musica.
Il Circolo Culturale Rossanese è un polo attrattivo per Rossano Centro Storico e spero che lo resti ancora per lungo tempo – ha concluso Guarasci”
Al termine della relazione e dei successivi interventi dei soci presenti, il presidente dell’assemblea avvocato Maurizio Minnicelli ha invitato i presenti ad esprimersi sulla elezione del presidente e per acclamazione è avvenuta la riconferma dello stesso Tonino Guarasci.
Il riconfermato presidente ha voluto ringraziare i presenti per l’affetto e la stima dimostrata ed ha proposto nel nuovo consiglio direttivo i soci: Maurizio Minnicelli, Giuseppina Santagada, Francesco Caruso e Domenico Pisano, ed ha voluto aggiungere anche lo staff culturale e tecnico (organismo consultivo) nelle persone di Francesco Filareto e Mario Massoni e Francesco Ratti.